BARI, 12 luglio - E' salito a 23 il numero delle vittime dello scontro fra i due treni che viaggiavano lungo la linea ferroviaria Bari nord, fra Corato e Andria. Sono, invece, una cinquantina i feriti, ricoverati negli ospedali della zona, la maggior parte dei quali ad Andria, Corato, Barletta, Bisceglie, alcuni a Terlizzi, al policlinico di Bari. Il numero delle vittime dello scontro tra i due treni di linea della Bari Nord potrebbe essere destinato a salire ulteriormente.
La procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti.
"Bisogna fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze". E' quanto chiede il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.
Il governo riferirà "probabilmente già domani nell'Aula del Senato" sullo scontro dei treni in Puglia. Lo ha annunciato all'Assemblea di Palazzo Madama il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Luciano Pizzetti.
Nella collisione uno dei due macchinisti è morto mentre non si hanno, al momento, notizie della sorte del collega che era sull'altro convoglio. Lo ha reso noto una fonte della società ferroviaria.
L'impatto frontale, avvenuto all'inizio di una curva su binario unico, è avvenuto in aperta campagna. Uno dei due convogli era partito da Corato ed era diretto ad Andria e l'altro, viceversa, proveniva da Andria e andava in direzione Corato.
Sul binario unico tra Andria e Corato, in Puglia, dove è avvenuto il tragico scontro ferroviario, non c'è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, un "blocco telefonico". Le stazioni e i capistazione devono quindi avvisare dell'arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni non ha quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non ha ricevuto o rispettato il blocco.
Sul binario unico tra Andria e Corato, in Puglia, dove è avvenuto il tragico scontro ferroviario, non c'è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, un "blocco telefonico". Le stazioni e i capistazione devono quindi avvisare dell'arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni non ha quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non ha ricevuto o rispettato il blocco.
A bordo di quel treno, ogni giorno, oltre ai pendolari e agli studenti, ci sono anche molti viaggiatori che devono raggiungere l'aeroporto di Bari Palese.
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