giovedì 8 agosto 2013

Affetto da disturbo bipolare con “acquisto complessivo”, turista inglese svuota i negozi di Santander, in Spagna spendendo 170 mila euro. Finisce in manicomio

SANTANDER - Una parte delle merci acquistate dal turista inglese con disturbo bipolare
SANTANDER (Spagna) - Un turista inglese, Mark Rushton, ha letteralmente svuotato i negozi di Santander, dove era in villeggiatura spendendo complessivamente 170mila euro in una serata. Da un supermercato di "Diferente", catena spagnola di negozi alimentari, ad esempio, è uscito con 30 pacchi di cibo svuotando tutti gli scaffali. Il curioso soggetto soffre di un disturbo bipolare, che lo porta a spendere il più possibile e finché può, praticamente una "condanna" irrefrenabile allo shopping compulsivo.
Secondo il racconto dei dipendenti di "Diferente", che lo hanno seguito passo dopo passo per prendere tutte le sue comande, il turista ha iniziato a svuotare gli scaffali, bevendo, tra l'altro e di tanto in tanto, un brandy da 300 euro stappato sul momento. InizialmenteRushton ha speso sugli 8mila euro pagando con carta di credito e facendo una prima tappa in albergo. Poi è tornato in negozio per svuotarlo completamente, uscendo da lì con 30 pacchi di alimenti. Talmente tanti che l'albergo ha dovuto assegnargli una stanza in più per i suoi acquisti.

Rushton ha poi continuato a spendere e spandere nel negozio di scarpe, comprandone 17 paia, per poi passare da un tabacchi e comprare oltre 700 euro di sigari e tabacco indiano. Se i market non avessero chiuso a mezzanotte avrebbe ancora continuato. Alcuni testimoni hanno raccontato all'Abc che l'uomo è passato anche per l'ufficio turismo flirtando con il personale e prenotando nel ristorante migliore di Santander. Finché giunto in un negozio di "cubani" se ne è acceso uno e non potendo fumare all'interno del locale è uscito senza pagare. Rushton è così stato fermato dalla polizia e portato in un centro psichiatrico. L'ospedale ha infine pagato per farlo tornare in Inghilterra su un volo Ryanair, il 26 luglio.

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