venerdì 17 giugno 2016

COMO, il lago esce in piazza. E le paratie?


COMO, 17 giugno - Nel giorno in cui il Lungolago di Como è stato nuovamente invaso dalle acque dello specchio d'acqua esondato, in città non si parla d'altro che della infinita vicenda delle paratie, la maxi opera bloccata più volte, per togliere la quale è stata avviata anche una petizione popolare di protesta, e che è culminata quindici giorni fa in arresti e denunce.
Le paratie dovevano servire proprio a proteggere il lungolago di Como, tra i luoghi più caratteristici d'Italia, dalle tracimazioni delle acque del Lario e subito bocciate come un obbrobrio da cittadinanza e turisti. Dopo le roventi polemiche su un progetto nato durante le precedenti amministrazioni di centrodestra e l'interruzione dei lavori, sono arrivati gli arresti di due funzionari comunali, di un professionista e di un imprenditore.
Le accuse sono di turbata liberta' nella scelta del contraente, falso ideologico e altri reati per quanto riguarda le paratie, mentre Pietro Gilardoni, dirigente di settore del Comune e l'imprenditore Roberto Ferrario sono accusati di corruzione per altri lavori: un incarico da 14.000 euro il cui primo acconto di 4.000 euro era stato pagato con bonifico a Gilardoni per ottenere il suo interessamento per "sbloccare" i lavori per l'allargamento della strada comunale Salita Peltrera. A Gilardoni sono inoltre contestati altri episodi di turbativa d'asta in concorso con l'imprenditore Giovanni Foti riguardanti la riqualificazione di alcune vie e piazze.
C'è grande apprensione in valle Brembana per il livello del fiume Brembo, le cui acque si sono alzate ben oltre la media, con il rischio esondazione. Da questa mattina i tecnici della Provincia di Bergamo stanno monitorando la situazione, che per il momento resta sotto controllo. Nei paesi della valle alberi, fango e terra hanno invaso le strade un po' ovunque, con i tombini che si sono rialzati, non riuscendo più a contenere l'acqua. Cascate di acqua e fango agli orridi di Bracca. La popolazione si sta dando da fare pulendo le strade e le abitazioni invase dal fango.
"Abbiamo chiesto lo stato di calamità al Governo tramite la Regione per poter avere i fondi necessari per intervenire", ha annunciato il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, al termine di un sopralluogo nelle zone più colpite dal maltempo degli ultimi giorni. Rossi si è recato in particolare in valle Brembana e ha incontrato i sindaci di Bracca, Serina, Algua, Costa Serina. "Affrontiamo insieme questa difficile situazione", ha concluso Rossi.

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