martedì 10 febbraio 2015

Le mani della CAMORRA su Roma e il sud, 61 arresti

Roma, 10 febbraio. - E' detenuto in regime di 41bis, ma il suo clan camorristico continuava a estendere la propria influenza in diverse province del sud d'Italia a partire dalla zona sud-est di Roma. Decine di uomini che facevano capo a Domenico Pagnozzi sono stati arrestati in un'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Roma che ha portato in carcere 61 persone su ordine del Tribunale di Roma.
Associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsioni, usura, riciclaggio, violenza e minacce, sono i reati contestati ai componenti di un'organizzazione che secondo la Dda di Roma operava, oltre che nella capitale, a Frosinone, Viterbo, L'Aquila, Perugia, Ascoli Piceno, Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Bari, Reggio Calabria, Catania e Nuoro.

L'operazione è scattata a conclusione di un'indagine del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale Carabinieri di Roma, che ha portato all'individuazione di un'organizzazione per delinquere di matrice camorristica operante nella zona sudest di Roma in varie attività illecite, capeggiatada Domenico Pagnozzi.
L'operazione è eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Roma e dei comandi dell'Arma territorialmente competenti. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma - Direzione distrettuale antimafia.
Sono in corso sequestri di beni per un valore di circa 10 milioni di euro da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Roma. I beni sequestrati sono riconducibili ad alcuni dei 61 arrestati. In particolare ci sarebbero numerosi esercizi commerciali e società romane, immobili, ma anche rapporti finanziari e veicoli. Si tratta di sequestri di prevenzione finalizzati alla confisca, eseguiti sulla base di provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

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