COPENHAGEN, 15 febbraio - La polizia danese ha sparato a una persona uccidendola nel corso dell'intensa caccia all'uomo che è scattata dopo le sparatorie che si sono verificate a Copenhagen, in un centro culturaledove era in corso un dibatito sull?slam e sul massacro di Charlie Hebdo e fuori da una sinagoga, che avevano provocato la morte di due persone e il ferimento di altre cinque.
Il luogo dove è stato ucciso dalla polizia il presunto attetatore |
La prima sparatoria ieri è avvenuta in un centro culturale, dove era in corso un dibattito sulla libertà di espressione, che vedeva tra gli inviati l'artista svedese Lars Vilks, il quale vive da anni sotto scorta per le minacce di estremisti islamici in seguito alla pubblicazioni di alcune sue vignette satiriche su Maometto. Qui una persona è morta e tre poliziotti sono rimasti feriti.
Alcune ore dopo, un'altra sparatoria si è verificata in città, nei pressi di una sinagoga. Qui un'altra persona ha perso la vita dopo essere stata colpita alla testa da uno sparo, e altri due poliziotti sono rimasti feriti. Le autorità danesi hanno elevato al massimo l'allerta nella capitale, con un dispiegamento massiccio di poliziotti, per la ricerca di sospetti. Il primo ministro danese, Helle Thorning-Schmidt, ha definito gli attacchi a un convegno ieri e davanti a una sinagoga questa mattina "un cinico atto di terrore contro la Danimarca".Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian." Questa è una mattina molto triste, i nostri pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie - ha sottolineato il premier in un comunicato -. Due persone innocenti hanno perso la vita in seguito a un cinico atto di terrore contro la Danimarca". Thorning-Schmidt ha tra l'altro osservato che la polizia ha agito "rapidamente e in modo focalizzato per garantire la sicurezza dei cittadini".
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