ROMA - Dall'inchiesta su Mafia Capitale emergono, secondo l'agenzia di stampa Ansa, anche i contatti tra i clan e i vip. Giovanni De Carlo, uno della banda guidata da Massimo Carminati, riceve una richiesta dal presentatore tv Teo Mammucari per sostanze dopanti. Sempre De Carlo, poi, andò a casa del cantante Gigi D'Alessio dopo un furto. Spunta anche un'intercettazione in cui De Carlo "risponde a due tentativi di chiamata" del calciatore Daniele De Rossi.
Sostanze dopanti per la palestra in particolare GH, ormone per la crescita", è la richiesta fatta al telefono dal presentatore Mammucari a De Carlo, arrestato giovedì a Fiumicino nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma. "Sono chiacchierone, ma non spiattello i cavoli tuoi in giro... non dico che vuoi diventare Hulk", la risposta a Mammucari.
Nelle carte dell'inchiesta Mafia Capitale c'è poi un'informativa del Ros che intercetta telefonate tra De Rossi e De Carlo. Il calciatore della Roma chiama la notte del 30 settembre 2013 dopo una lite in un locale. "Avevo pensato che quello aveva chiamato qualche coattone... ho detto famme sentì Giovanni", dice De Rossi.
De Rossi riferisce di averlo contattato perché "assieme al compagno di squadra Mehdi Benatia, aveva avuto poco prima una discussione in un locale e temendo conseguenze aveva pensato a De Carlo". L'informativa sottolinea che De Carlo, "dando prova di grande confidenza, gli confermava di poter contare sempre sul suo aiuto: 'Chiamame sempre... bravo! Hai fatto bene Danié, amico mio...'".
De Carlo è uno degli uomini di spicco del sodalizio criminale guidato da Carminati e, come emerge dalle carte dell'inchiesta Mafia Capitale, si è recato a casa del cantante D'Alessio, a Roma, il giorno dopo che l'artista aveva subito un furto di una collezione di Rolex dal valore di quattro milioni. De Carlo raggiunse l'abitazione dell'artista napoletano "e si trattenne per oltre trenta minuti". Nell'informativa si rileva che De Carlo "era in frequente contatto con personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport".
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