lunedì 29 dicembre 2014

IL TRAGHETTO IN FIAMME, ORE 10.30: un passeggero dice di aver visto 4 persone morte. Sale a 356 il numero dei salvati


BARI - "Ho visto quattro persone morte, con i miei occhi, sono sicurissimo, erano davanti a me". Lo ha detto ai giornalisti un uomo di nazionalità turca, appena sceso dalla nave mercantile che lo ha portato nel porto di Bari.
Intanto le persone salvate con il ponte aereo sono diventate 356.   Sono invece 66 i naufraghi del traghetto Norman Atlantic ricoverati negli ospedali del Salento. Gli ultimi sono un gruppo di sette uomini di nazionalità greca, trasportati alle prime luci dell'alba da un elicottero della Marina militare all'aeroporto militare Cesari di Galatina e da qui trasferiti da personale del 118 negli ospedali di Lecce, Tricase e Scorrano. Poco prima al porto di Otranto era arrivato un gruppo di quattro italiani, tutti ricoverati all'ospedale di Casarano. Sono militari della Capitaneria di porto intossicati dal fumo durante le operazioni di soccorso. Il più grave è un uomo con insufficienza respiratoria. A Brindisi sono giunti invece in tutto 16 feriti, 9 dei quali sono stati dimessi. Due adolescenti greche, anch'esse sole in Italia per ricevere soccorso, sono state temporaneamente affidate a una famiglia brindisina in attesa che siano localizzati i parenti. A Galatina invece sono ricoverati 11 naufraghi, 7 nel reparto di emergenza e 4 negli altri reparti.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rassicura: Non c'è nessun contrasto tra Italia e Grecia sulla vicenda del Norman Atlantic, ha detto a Uno Mattina, "non vedo grandi contrasti" nelle operazioni "di soccorso e salvataggio", che sono ancora "molto complicate" e si svolgono "in totale sintonia" tra Italia, Grecia ed Albania.


Nessun commento:

Posta un commento