REGGIO CALABRIA - E' pienamente riuscito, nella notte, lo spostamento dei Bronzi di Riace dalla sede del Consiglio Regionale della Calabria al Museo nazionale archeologico Magna Grecia di Reggio Calabria. Le operazioni si sono svolte alla presenza del Ministro dei Beni e Attivita' culturali Massimo Bray. "Stiamo mantenendo una promessa restituendo a tutti i cittadini di Reggio e del mondo - ha detto Bray - uno dei nostri grandi tesori".
Nella notte si sono chiusi dunque i quattro lunghi anni di permanenza al palazzo del Consiglio regionale. I Guerrieri hanno atteso l'arrivo del ministro Massimo Bray, partito da Napoli in treno per poter arrivare al grande appuntamento, fino a tardissima sera, prima di poter essere messi all'interno delle casse rosse e salire a bordo del mezzo speciale della ditta Apice, scortatissimi dalle forze dell'ordine. Il ministro, come qui annunciato, ha voluto infatti seguire con i propri occhi tutte le operazioni finali e poi il breve, ma emozionante, viaggio verso il Museo. Sono usciti a tardissima sera per percorrere lentamente la strada che li ha separati, in questi anni, da palazzo Piacentini. Un museo ieri blindatissimo sin dal pomeriggio, dai militari che coprivano tutto il fronte del palazzo. Un epilogo “notturno”, con una operazione realizzata in gran segreto, per ragioni di sicurezza. Ma soprattutto una lunghissima giornata, quella delle statue a palazzo Campanella: appena sbarcati in riva allo Stretto, i tecnici dell'Iscr e dell'Enea si sono portati in laboratorio. Qui sono iniziate le verifiche da parte dei restauratori Paola Donati, per l'Iscr, e Nuccio Schepis, della soprintendenza archeologica, già al lavoro sulle statue, negli ultimi anni, per un restauro che ha riservato scoperte inedite.
Nella notte si sono chiusi dunque i quattro lunghi anni di permanenza al palazzo del Consiglio regionale. I Guerrieri hanno atteso l'arrivo del ministro Massimo Bray, partito da Napoli in treno per poter arrivare al grande appuntamento, fino a tardissima sera, prima di poter essere messi all'interno delle casse rosse e salire a bordo del mezzo speciale della ditta Apice, scortatissimi dalle forze dell'ordine. Il ministro, come qui annunciato, ha voluto infatti seguire con i propri occhi tutte le operazioni finali e poi il breve, ma emozionante, viaggio verso il Museo. Sono usciti a tardissima sera per percorrere lentamente la strada che li ha separati, in questi anni, da palazzo Piacentini. Un museo ieri blindatissimo sin dal pomeriggio, dai militari che coprivano tutto il fronte del palazzo. Un epilogo “notturno”, con una operazione realizzata in gran segreto, per ragioni di sicurezza. Ma soprattutto una lunghissima giornata, quella delle statue a palazzo Campanella: appena sbarcati in riva allo Stretto, i tecnici dell'Iscr e dell'Enea si sono portati in laboratorio. Qui sono iniziate le verifiche da parte dei restauratori Paola Donati, per l'Iscr, e Nuccio Schepis, della soprintendenza archeologica, già al lavoro sulle statue, negli ultimi anni, per un restauro che ha riservato scoperte inedite.
REGGIO CALABRIA - Il sarcofago con i bronzi pronto nella notte a partire per il Museo |
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