Rifugiati nel compound dell'Onu a Bor |
ROMA - Arriveranno oggi in Italia con un aereo da trasporto KC 767 dell'Aeronautica Militare proveniente da Gibuti, 63 civili europei, di cui 34 italiani, evacuati ieri dal Sud Sudan a seguito dei disordini esplosi nel paese africano tra le forze lealiste e unita' ribelli. A bordo, oltre ai militari, anche un team inviato dall'Unita' di Crisi del Ministero degli Esteri che ha gestito l'operazione di esfiltrazione in stretto coordinamento con il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI). Tutti i civili imbarcati ieri a Juba e trasferiti a Gibuti -si legge in una nota del ministero degli Esteri- hanno ricevuto una prima assistenza sanitaria e logistica presso la base delle Forze armate italiane che fornisce supporto alle unitàmilitari in transito o impegnate in attività nell'area del Corno d'Africa.
Obama, il Paese è sull'orlo della guerra civile
Il Paese, ha detto da parte sua Barack Obama, e' sull'orlo della guerra civile. Il presidente americano ha sottolineato che le violenze nel paese nato dalla separazione da Khartum "rischiano di precipitarlo nei giorni bui del suo passato". "La destabilizzazione del governo e la retorica che infiamma le violenze - ha aggiunto - devono cessare". Ieri miliziani armati della etnia Lou Nuer erano entrati nella base Onu di Akobo, nel Sudan del Sud, e avevano ucciso almeno tre caschi blu indiani della base dell'Unmiss. Le Nazioni Unite avevano annunciato di aver perso da ore i contatti con la base. Nello stato Jonglei e' in atto uno scontro etnico tra due tribu', Lou Nuer e Murle, che hanno causato centinaia di migliaia di morti.
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