domenica 22 dicembre 2013

Il "regalo" dei meteorologi: la "tempesta di Natale" (con rischio nubifragi)

ROMA - Le festività saranno segnate dall'arrivo della Tempesta di Natale, una mega perturbazione atlantica che porterà maltempo su quasi tutta l’Europa Occidentale e in particolare su Scozia, Irlanda, Inghilterra, Spagna occidentale, Portogallo, Germania e nord della Francia tra il 23 e il 24 dicembre. Si tratta di un vero e proprio ciclone extra-tropicale che sarà accompagnato in quelle zone da venti oltre i 150 km/h e da violente piogge. La coda di questa enorme tempesta raggiungerà anche l’Italia tra il 25 e il 26 dicembre, portando una fase di forte maltempo, con alcune zone critiche a rischio nubifragi. Vediamo le fasi di questo peggioramento in dettaglio: nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 l’avanguardia della forte perturbazione porterà le prime piogge tra Liguria, est Piemonte e ovest Lombardia.

Il giorno della Vigilia di Natale avremo un graduale peggioramento sul settore alpino, il Nordovest, l’alta Toscana: in queste zone le piogge saranno intermittenti e piuttosto deboli, ad eccezione della Liguria, dell’alto Piemonte e del nordovest della Lombardia dove avremo piogge più intense. La quota neve sarà tra gli 800 e i 1000 metri, anche inferiore ai 700 metri solo sui rilievi del Piemonte. Tenderanno ad aumentare le nubi nel Sud Peninsulare e sulle Isole, con qualche pioggia occasionale solo sulla Sicilia ionica. Il sole si farà vedere sul medio Adriatico e nel basso Lazio.

Nella notte di Natale inizieranno ad intensificarsi le piogge al Nordovest, con rischio nubifragi su Liguria, est Piemonte, ovest Lombardia, tutta la fascia prealpina. Piogge in estensione anche alle Venezie, all'Emilia occidentale e alle coste del medio Tirreno tra bassa Toscana e alto Lazio. Potranno accumularsi anche più di 100 mm in 48 ore.

Il giorno di Natale avremo maltempo in gran parte del Centronord. Le piogge meno intense cadranno sul Medio Adriatico e il sole si farà vedere su Puglia Basilicata e Calabria. Le piogge saranno forti e abbondati con il rischio nubifragi su queste zone: Liguria (in particolare il Levante), Alpi Marittime, alto Piemonte, alta Lombardia, Triveneto, alta Toscana, Appennino emiliano e ovest Sardegna. La quota neve sarà localizzata tra i 900 e i 1000 metri con possibili accumuli anche fino a 1 metro su Ossola, Orobie e Alpi Marittime.

La perturbazione sarà accompagnata da forti venti meridionali, con raffiche fino a 70-80 km/h. Le temperature saranno quindi nella norma, senza freddo di particolare rilevanza e peraltro in Sicilia potremo arrivare anche a toccare i 22°C a Palermo. Nella notte di Santo Stefano la perturbazione si sposterà verso il Sud e nel giorno di Santo Stefano il tempo migliorerà al Nordovest ed Emilia. Piogge diffuse cadranno invece su Lombardia, Nordest, Centrosud e Sardegna e avremo un rischio nubifragi nel Triveneto, sul settore tirrenico tra Toscana, Lazio e Campania. Quota neve in calo sulle Alpi tra i 600 e i 900 metri. Neve sugli Appennini tra i 900 e i 1300 metri.

Dal 27 dicembre sembra possibile un graduale miglioramento del tempo e si prospetta una tregua anche nei giorni seguenti.

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