KINSHASA - "Siamo in pericolo". Così recita una mail all'Ansa scritta da Enrico, il padre italiano bloccato con altre 23 famiglie in Congo, dove si trovano da un mese e mezzo per riportare in Italia i loro bambini adottati. Proprio in questi momenti una violenta sparatoria sta seminando il panico all'aeroporto internazionale di Kinshasa e in un campo militare della capitale della Repubblica democratica del Congo.
Il governo ha fatto sapere che l'esercito ha respinto un attacco da parte di un "gruppo terrorista sconosciuto" al quartier generale della tv di Stato. Almeno tre degli aggressori sono stati uccisi e un certo numero di loro sono stati arrestati.
Spari sono stati confermati presso l'aeroporto internazionale e in una base militare nella capitale, Kinshasa. Secndo il protavoce del governo gli aggressori alla sede televisiva e radiofonicha erano armati con armi come coltelli, e non vi era "alcuna possibilità di loro di mantenere le loro posizioni, anche per una sola ora".
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