ROMA - C'è l'intesa: Ethiad, la compagnia di Abu Dhabi investirà 300-350 milioni di euro in Alitalia per rilevare una quota del 49%. Il vettore arabo ha confermato oggi in una nota la trattativa in corso con Alitalia, senza tuttavia fare ulteriori commenti.
«Non posso che esprimere soddisfazione per la formalizzazione dell'interesse di Etihad per Alitalia. È un segnale importante che dimostra che la strada intrapresa dal governo due mesi fa per salvaguardare la strategicità del trasporto aereo per il nostro Paese e della sua compagnia storica fosse la strada giusta», ha affermato in una nota il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, aggiungendo che «la manifestazione di interesse di Etihad conferma la strategicità del nostro Paese, dell'hub di Roma e di Alitalia».
«Abbiamo lavorato - ha affermato Lupi - perché i soci privati di Alitalia dimostrassero di credere nel loro investimento impegnandosi in un aumento di capitale che è stato sottoscritto per 225 milioni e chiusosi ieri con l'ingresso di Poste come importante partner industriale per 75 milioni. Ad Alitalia, dicevamo a inizio ottobre, servono discontinuità, stabilizzazione dell'azionariato e una importante ristrutturazione attraverso un nuovo progetto industriale. La nostra valutazione che Alitalia sia un asset strategico per il Paese, non era senza condizioni; oltre alle garanzie occupazionali, serviva una profonda revisione del piano industriale che garantisse alla società prospettive concrete di sviluppo e la possibilità di integrazione in un network globale».
«Venuto meno in questo senso il ruolo di Air France, che resta nell'azionariato con una quota minore, è stato possibile per Alitalia - ha sottolineato Lupi - muoversi liberamente per la ricerca di un importante partner internazionale. La manifestazione di interesse di Etihad conferma la strategicità del nostro Paese, dell'hub di Roma e di Alitalia per chi voglia competere nei nuovi mercati del trasporto aereo profondamente modificati negli ultimi cinque anni. Seguiremo con attenzione gli sviluppi».
Intanto oggi il cda di Poste Italiane ha dato il via libera alla sottoscrizione della quota di aumento di capitale da 75 milioni di Alitalia, nell'ambito dell'operazione che prevede l'ingresso del colosso pubblico nell'azionariato della compagnia. Il via libera del cda di Poste all'adesione della società all'aumento di capitale di Alitalia era la conclusione dell'iter amministrativo dopo che l'assemblea di Poste, nella riunione del 20 novembre, aveva deliberato la modifica dello Statuto includendo nell'oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo. Nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale da 300 milioni di Alitalia, Poste ha garantito la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell'aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati.
«Abbiamo lavorato - ha affermato Lupi - perché i soci privati di Alitalia dimostrassero di credere nel loro investimento impegnandosi in un aumento di capitale che è stato sottoscritto per 225 milioni e chiusosi ieri con l'ingresso di Poste come importante partner industriale per 75 milioni. Ad Alitalia, dicevamo a inizio ottobre, servono discontinuità, stabilizzazione dell'azionariato e una importante ristrutturazione attraverso un nuovo progetto industriale. La nostra valutazione che Alitalia sia un asset strategico per il Paese, non era senza condizioni; oltre alle garanzie occupazionali, serviva una profonda revisione del piano industriale che garantisse alla società prospettive concrete di sviluppo e la possibilità di integrazione in un network globale».
«Venuto meno in questo senso il ruolo di Air France, che resta nell'azionariato con una quota minore, è stato possibile per Alitalia - ha sottolineato Lupi - muoversi liberamente per la ricerca di un importante partner internazionale. La manifestazione di interesse di Etihad conferma la strategicità del nostro Paese, dell'hub di Roma e di Alitalia per chi voglia competere nei nuovi mercati del trasporto aereo profondamente modificati negli ultimi cinque anni. Seguiremo con attenzione gli sviluppi».
Intanto oggi il cda di Poste Italiane ha dato il via libera alla sottoscrizione della quota di aumento di capitale da 75 milioni di Alitalia, nell'ambito dell'operazione che prevede l'ingresso del colosso pubblico nell'azionariato della compagnia. Il via libera del cda di Poste all'adesione della società all'aumento di capitale di Alitalia era la conclusione dell'iter amministrativo dopo che l'assemblea di Poste, nella riunione del 20 novembre, aveva deliberato la modifica dello Statuto includendo nell'oggetto sociale anche i servizi di trasporto aereo. Nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale da 300 milioni di Alitalia, Poste ha garantito la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell'aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati.
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