BANGKOK - Il primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra ha respinto le richieste dei manifestanti di dimettersi, mentre continuano gli scontri a Bangkok.
La signora Yingluck ha detto che le richieste non erano accettabilii in base alla costituzione, ma che è comunque aperta al dialogo.
Altri scontri sono scoppiati stamane, quando i manifestanti hanno cercato di prendere d'assalto l'ufficio del primo ministro, la Government House.
Quattro persone sono morte nel peggiore dei disordini politici della Thailandia dal 2010. "Tutto ciò che posso fare per rendere felici le persone, io sono disposto a fare ... ma come primo ministro, devo essere sotto la Costituzione", ha detto la signora Yingluck. I manifestanti anti-governativi hanno chiesto alla signora Yingluck di dimettersi, con il leader della protesta ed ex politico dell'opposizione Suthep Thaugsuban il quale afferma da ieri che la signora Yingluck deve andarsene entro i prossimi "due giorni".
I manifestanti vogliono sostituire il governo con un non eletto "Consiglio del Popolo", affermando che il governo della signora Yingluck è controllato da suo fratello, il leader deposto Thaksin Shinawatra, in esilio.
Il sito della Farnesina viaggiaresicuri.it avverte i turisti italiani, che a Bangkok ci sono: "A partire da domenica 1 dicembre 2013 la Polizia ha iniziato a fare uso di lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Si raccomanda di tenersi aggiornati sulla situazione attraverso i mass media locali ed internazionali, il proprio albergatore o l’agente di viaggio. In questo quadro, si ribadisce la necessità di mantenersi lontani da ogni tipo di assembramento e di evitare zone non turistiche della capitale.
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