venerdì 19 maggio 2017

RIFORMA statali, visite fiscali all'INPS e scure sui furbetti del cartellino


ROMA, 19 maggio - Dal primo settembre ci sarà un polo unico per le visite fiscali, con le competenze sui controlli che passeranno dalle Asl all'Inps, omologando il settore pubblico a quello privato. Lo ha annunciato il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, al termine del Cdm che ha approvato la riforma degli statali da lei proposta. Tra le altre novità del provvedimento anche le assunzioni "extra" per i precari e un codice per i licenziamenti con il riordino della valutazione. Gli effetti di una 'pagella negativa' saranno determinati su un doppio binario: il lato economico spetta al contratto, quello disciplinare (che dopo 3anni può portare al licenziamento) all'amministrazione, in base al piano delle performance.

Per i medici fiscali, ha spiegato il ministro, "l'Inps dovrà rivedere la convenzione alla luce del fatto che c'è una responsabilità più importante che è quella anche dei dipendenti pubblici" oltre che di quelli privati.

Per i licenziamenti, il tempo massimo per concludere l'azione disciplinare viene riportato a 120 giorni, come è già oggi. La precedente versione del decreto invece limitava i giorni a 90. Ora però i termini diventano "perentori", ovvero non si possono superare. Resta fermo che i casi di illeciti colti in flagranza, come per i 'furbetti del cartellino', l'azione per il licenziamento deve concludersi in 30 giorni

Ora, ha sottolineato il ministro, "abbiamo le carte in regola", dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego. "I due decreti approvati mi consentiranno di dare la direttiva all'Aran e riaprire una normale stagione contrattuale", mentre finora "la legislazione ereditata non ce lo consentiva".

I decreti approvati dal Cdm, spiega il ministro, sono stati "valorizzati" rispetto alla versione iniziale, sulla base delle indicazioni arrivate "con i pareri parlamentari e l'intesa" raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, come previsto dalla sentenza della Consulta sulla delega P.a. Sentenza, tiene a precisare, "che non ha bocciato la riforma".

La Madia ha poi elencato le novità principali: "Ci lasciamo alle spalle il cattivo reclutamento, si passa dalle piante organiche ai fabbisogni, superiamo i premi a pioggia pur differenziando la valutazione, rendiamo efficaci le sanzioni"
Per i medici fiscali, ha spiegato il ministro, "l'Inps dovrà rivedere la convenzione alla luce del fatto che c'è una responsabilità più importante che è quella anche dei dipendenti pubblici" oltre che di quelli privati.

Ora, ha sottolineato il ministro, "abbiamo le carte in regola", dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego. "I due decreti approvati mi consentiranno di dare la direttiva all'Aran e riaprire una normale stagione contrattuale", mentre finora "la legislazione ereditata non ce lo consentiva".

I decreti approvati dal Cdm, spiega il ministro, sono stati "valorizzati" rispetto alla versione iniziale, sulla base delle indicazioni arrivate "con i pareri parlamentari e l'intesa" raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, come previsto dalla sentenza della Consulta sulla delega P.a. Sentenza, tiene a precisare, "che non ha bocciato la riforma".

La Madia ha poi elencato le novità principali: "Ci lasciamo alle spalle il cattivo reclutamento, si passa dalle piante organiche ai fabbisogni, superiamo i premi a pioggia pur differenziando la valutazione, rendiamo efficaci le sanzioni"

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