lunedì 8 maggio 2017

POMEZIA, sequestrato l'impianto dove è divampato il disastroso incendio


ROMA, 8 maggio - E' stato disposto il sequestro dell'impianto sulla Pontina in cui venerdì è divampato un incendio e la Procura di Velletri ha incaricato l'Arpa di verificare la quantità di diossina eventualmente sprigionatasi nell'aria dal rogo del deposito di rifiuti. E' intanto emerso che i valori delle polveri nell'atmosfera venerdì e sabato "erano superiori ai limiti di legge ma analoghi a quelli registrati a Roma in periodi di particolare criticità"
La procura di Velletri ha avviato accertamenti per verificare la regolarità dell'operato dell'azienda "Eco X" rispetto alle autorizzazioni che aveva ottenuto. Gli inquirenti hanno disposto verifiche sulle fibre di amianto eventualmente liberatesi nell'aria. Tutti i dati dovrebbero essere comunicato agli inquirenti entro giovedì.
Arpa: "Pm10 più alti del triplo rispetto alla soglia di rischio" - "La concentrazione di pm10 nell'aria nelle immediate vicinanze dell'incendio sulla Pontina sabato 5 maggio, giorno dell'incendio nel deposito di plastica, erano più alti di quasi il triplo rispetto alla soglia di rischio. Sono i primi dati forniti dall'Arpa Lazio che specifica "Il 5 maggio la concentrazione di pm10 era pari a 130 microgrammi per metro cubo, quando il limite fissato è di 50 microgrammi". Il giorno dopo, cioè sabato, "i valori sono scesi a 73 microgrammi". E ancora: "Il valori rilevati sono superiori al limite giornaliero di 50 ug/m3 previsti per l'aria dal D. Lgs 155/2010, ma comunque analoghi ai valori registrati nel centro urbano di Roma nei periodi invernali di maggiore criticità".
Coldiretti: "Sos per 150 aziende agricole" - "Nel territorio di circa 4mila ettari in cui vige il divieto di raccolta degli ortaggi e di pascolo degli animali, in seguito all'ordinanza del commissario straordinario del Comune di Ardea Antonio Tedeschi, sono presenti oltre 150 aziende agricole che vivono un momento di grande difficoltà e devono essere tutelate. Per loro è vera emergenza perché non poter vendere i propri prodotti significa non poter lavorare. E' fondamentale quindi che vengano subito attivate le procedure per il rimborso dei danni, un passaggio fondamentale per garantire la sopravvivenza delle imprese". Lo comunica David Granieri, presidente di Coldiretti Roma e Lazio, in una nota. "Da sempre sicurezza e qualità dei prodotti sono priorità per gli agricoltori che sono pronti a distruggere i raccolti, se contaminati, ma chiedono massima chiarezza sulla vicenda e tempestività nel poter accedere ai risarcimenti, troppo spesso rallentati dai tempi della burocrazia", conclude.
Virginia Raggi: "Faremo la nostra parte sui controlli" - "Stiamo cercando di effettuare i controlli di nostra competenza, su autorizzazioni pregresse non possiamo fare nulla ma ora su controlli faremo al nostra parte. Incidenti come questi che hanno anche un impatto sulla salute pubblica sono intollerabili". Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, da Pomezia dove ha incontrato il primo cittadino, anche lui pentastellato, Fabio Fucci che ha ribadito l'intenzione "di costituirsi parte civile in un eventuale processo in considerazione dei danni subiti dal comune" in termini di danni ambientali, alla salute pubblica e di immagine.

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