sabato 6 maggio 2017

L'incendio di POMEZIA, c'è il rischio AMIANTO

POMEZIA, 6 maggio - "Ritenendo possibile la presenza di coperture in cemento amianto sui capannoni dell'impianto, è stato richiesto ad Arpa Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale al fine di determinare l'eventuale presenza di fibre aerodisperse". Lo dice il direttore generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda, sull'incendio di Pomezia. "Contestualmente è stato contattato il Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo - aggiunge - per concordare l'analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare". A scatenare l'allarme - come è noto -  è stato l'incendio divampato intorno alle 8 di ieri nello stabilimento di stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali Eco X al km.33 della via Pontina Vecchia, accompagnato da un grande boato e da una serie di esplosioni. Con il passare delle ore ben 21 comuni sono stati coinvolti dalla nuvola nera: sempre nel pomeriggio di ieri la sindaca Raggi, in qualità di primo cittadino della Città metropolitana di Roma, ha invitato, su indicazione della Asl a tenere le finestre chiuse di abitazioni, uffici ed ospedali. Per lo più si tratta di comuni dei Castelli romani, la coltre nera infatti non ha coinvolto la Capitale, né tantomeno la via Pontina, arteria che collega Roma al litorale del Circeo. Provvedimenti che invece ha adottato nell'immediatezza dell'incendio il sindaco di Pomezia Fabio Fucci (M5s) invitando gli abitanti a lavare accuratamente frutta e verdura ed anche chiudendo le scuole ed evacuando le abitazioni nel raggio di 100 metri dall'incendio. Il bar che si trova a poca distanza dallo stabilimento andato a fuoco ha apposto sulla serranda un piccolo cartello con su scritto: "bar chiuso causa nube tossica".

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