venerdì 24 marzo 2017

Un tribunale di TRIPOLI blocca l'accordo Italia-Libia sui migranti


TRIPOLI, 24 marzo "Un tribunale di Tripoli ha bloccato qualsiasi accordo sui migranti derivante dal memorandum of understanding (MoU)" firmato dal premier libico Fayez Al Sarraj e dall'Italia a febbraio": lo scrive il sito Libya Herald segnalando la sentenza ma avvertendo che "resta non-chiaro" quale sarà l'impatto del pronunciamento avvenuto ieri sulla "determinazione europea" a fermare i migranti in cooperazione con il consiglio presidenziale di Sarraj.
Il ricorso accolto da tribunale era stato presentato da "sei persone fra cui l'ex ministro della Giustizia Salah Al-Marghani", ricorda il sito precisando che la contestazione riguardava non solo il "controverso piano" di riportare migranti in Libia ma anche la legittimità di accordi stipulati dal "Governo di accordo nazionale" (Gna) di Sarraj che non riesce ad ottenere la fiducia del parlamento insediato a Tobruk. Il riferimento, implicito, è allo stallo creatosi con parte dell'assemblea che chiede di attribuire un ruolo determinante al generale Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica che si contrappone a Sarraj, sostenuto dall'Onu.
Il Memorandum of Understanding (MoU) fnon ha mai inteso includere il ritorno dei migranti da Italia per nuovi campi finanziati dall'UE in Libia, ha precisato il Ministero della Giustizia ha detto oggi. rispondendo alla sentenza della corte d'Appello di Tripoli. Il ministero ha detto che la decisione finale sul ricorso proposto da sei attori , tra cui un noto avvocato e un ex ministro della giustizia, era ancora in attesa. In una dichiarazioneil minstdero sottolinea i vantaggi del contratto proposto. Tra queste, il potenziamento, con l'aiuto d'Italia, dei controlli alle frontiere e la fornitura di assistenza tecnica nel campo della lotta contro i trafficanti di uomini 

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