lunedì 6 marzo 2017

ROMEO: mai incontrato Tiziano Renzi


ROMA, 6 marzo - "Il nostro assistito afferma di non aver mai dato soldi a nessuno e di non avere mai incontrato Tiziano Renzi o gente legata all'entourage dell' ex presidente del Consiglio". Lo affermano gli avvocati difensori di Alfredo Romeo, Francesco Carotenuto, Giovanni Battista Vignola e Alfredo Sorge, entrando nel carcere di Regina Coeli, dove ci sarà l'interrogatorio di garanzia per l'imprenditore arrestato per corruzione nella vicenda Consip, che dovrà spiegare i centomila euro dati, secondo l'accusa, al dirigente Consip Marco Gasparri per aver informazioni e 'dritte' sulle gare d'appalto. Gli chiederanno del 'pizzino' recuperato dalla spazzatura del suo ufficio in cui compaiono la lettera 'T' puntata preceduta da "30 mila euro mese": per i pm è Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo. Non si sa se Romeo deciderà di rispondere o no. "Vorrei non subire stalking", ha detto ieri Renzi senior a una troupe tv. "Mi state violentando in un momento privato", ha aggiunto. Presto potrebbe essere sentito anche l'ex deputato di An Italo Bocchino, lobbista di Romeo e indagato.

In settimana potrebbe svolgersi anche l'audizione di Michele Emiliano, governatore Pd della Puglia e candidato alle primarie per la segreteria del partito, testimone nell'inchiesta Consip. Emiliano ha raccontato al Fatto Quotidiano che l'imprenditore Carlo Russo, amico dei Renzi e indagato, gli era stato segnalato dall'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti e che per questo lo incontrò. Emiliano conserva alcuni sms di Lotti. Quest'ultimo, ora ministro dello Sport, è indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto per una presunta soffiata sulle indagini, ma respinge con forza qualsiasi accusa. "Hanno rinviato sistematicamente quest'interrogatorio", dice Emiliano, pm in aspettativa, "si vede che non è così urgente". 

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