sabato 2 luglio 2016

DACCA, 20 uccisi con lame affilate trovati dalle teste di cuoio nel ristorante liberato. Angoscia per gli italiani




DACCA, 2 luglio - Si è concluso il blitz delle forze speciali nel ristorante attaccato a Dacca, in Bangladesh, da un commando armato. L'offensiva delle forze di sicurezza ha permesso di verificare l'esistenza di almeno 20 morti tra i civili, mentre 13 ostaggi sarebbero stati salvati. 
Per la CNN sono entrati in azione oltre 100 teste di cuoio. Un ostaggio giapponese è fuggito durante la sparatoria e almeno una persona è stata portata via con un'ambulanza. Media locali parlano di un argentino e due bengalesi soccorsi. Il blitz è cominciato alle 7:40 del mattino ora locale.
L'attacco è durato una decina di minuti, durante i quali si sono sentiti spari ed esplosioni. La polizia, secondo i media locali, ha detto di aver salvato 13 ostaggi, aver ucciso 5 terroristi ed averne arrestati altre 2. Nel ristorante sono stati trovati almeno 20 cadaveri di "civili", molti dei quali uccisi con lame affilate, 
 la maggior parte dei quali italiani e giapponesi. La Farnesina conferma la "probabile presenza di italiani tra le vittime" Gli ostaggi soccorsi sono stati portati in ospedale.
Al momento le autorità bengalesi non hanno fatto sapere nulla degli italiani alla FarnesinaParlando dalla sede dell'ambasciata italiana, il cuoco italiano scampato al massacro ha confermato che "gli attaccanti cercavano unicamente i cittadini stranieri. Nel ristorante non c'era tantissima gente, ma c'erano vari clienti italiani". Di loro, ha ancora detto, "non posso dire nulla con certezza". Al momento dell'attacconel ristorante Holey Artisan Bakery "c'era un tavolo occupato da numerosi italiani". Lo ha detto a Dacca Gianni Boschetti, che da 25 anni vive in Bangladesh ed opera nel settore tessile. "Io sono riuscito a mettermi in salvo - ha solo precisato parlando con un amico - ma adesso sono angosciato perché non so nulla della sorte del gruppo".

Intanto il sito filo-Isis Amaq ha pubblicato foto di cadaveri all'interno del ristorante. Lo rivela il sito americano Site, che monitora il terrorismo islamico. Site pubblica alcune di queste foto. Si vedono cinque o sei cadaveri di uomini e donne per terra, in un lago di sangue, fra i tavoli con i piatti della cena che le vittime stavano consumando.

Cuoco italiano: sono nato una seconda volta - "E' stato tremendo, ma posso dire che oggi sono nato per la seconda volta". Lo ha dichiarato all'Ansa Diego Rossini, il capo cuoco argentino di origine italiana che è riuscito miracolosamente a salvarsi durante l'attacco dei militanti armati al ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca. "Devo ringraziare l'Italia per come mi ha aiutato in una vicenda così dura", ha ancora detto per telefono Rossini.

Risparmiato che conosceva versi del Corano - Gli ostaggi che erano in grado di citare versi del Corano sono stati risparmiati, gli altri sono stati torturati: è quanto ha raccontato un ostaggio salvato nel corso del blitz. "Gli attentatori non si sono comportati male con i cittadini del Bangladesh - ha riferito l'uomo - anzi hanno dato da mangiare a tutti i locali. Ma hanno fatto una sorta di 'esame' sulla religione chiedendo a tutti di citare il Corano: quelli che sono stati in grado di recitare un verso o due sono stati risparmiati, gli altri torturati".

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