sabato 6 giugno 2015

LOS ANGELES, colpevole di omicidio l'uomo che investì e uccise un'italiana in viaggio di nozze a VENICE BEACH

Alice Gruppioni il giorno del matrimonio
L'automobilista assassino nel momento del suo arresto
LOS ANGELES, 6 giugno - E' stato giudicato colpevole di omicidio di secondo grado l'uomo che il 3 agosto 2013 investì e uccise con la sua auto sul lungomare di Venice Beach in California l'imprenditrice bolognese Alice Gruppioni, che si trovava lì in viaggio di nozze. La sentenza contro Nathan Campbell, un vagabondo pregiudicato di 39 anni del Colorado, drogato e alcolizzato, è stata emessa venerdì dal tribunale di Los Angeles. Secondo l'accusa, Campbell era infuriato perché aveva dato 35 dollari a uno spacciatore per comprare metanfetamine per sé e un amico, ma il venditore era sparito con i soldi. Per la rabbia l'uomo era entrato con la sua auto sul celebre lungomare e aveva investito volontariamente pedoni e ambulanti. "Diglielo, ci passo sopra a quelli lì", aveva detto a un clochard prima di salire in macchina. Oltre alla vittima italiana, 17 persone erano rimaste ferite. Per la difesa, Campbell non voleva investire la gente. L'entità esatta della pena verrà stabilita in seguito.
Alice Gruppioni, 32 anni, era una dirigente del gruppo Sira di Pianoro (Bologna) e figlia del manager della stessa azienda Valerio Gruppioni, già vicepresidente del Bologna. Si era sposata il 20 luglio con Christian Casadei, architetto di Cesena, e si trovava a Venice Beach in viaggio di nozze. Il 3 agosto era il loro ultimo giorno negli Stati Uniti.
Di fronte al tribunale di Los Angeles, Christian aveva raccontato, trattenendo a stento le lacrime, di come Alice era stata investita dall'auto di Campbell mentre lui cercava di tirarla in un portone. Era rimasta per qualche centinaio di metri aggrappata al cofano, poi era caduta a terra, battendo la testa e riportando un trauma cranico fatale. Era morta lì sul posto, fra le braccia del marito. Campbell era fuggito, ma si era arreso alla polizia due ore dopo a Santa Monica.

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