martedì 30 giugno 2015

RUBY TER, chiusa l'indagine, i Pm non demordono, "BERLUSCONI ha pagato 7 milioni"


MILANO, 30 giugno - La Procura di Milano ha chiuso l'indagine Ruby Ter, in vista della richiesta di processo, a carico di Silvio Berlusconi, della giovane marocchina, di altre ragazze e dell'avvocato Luca Giuliante, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.
Berlusconi, individuato come il "corruttore", avrebbe versato alle ragazze, in cambio del loro silenzio sulle serate ad Arcore, oltre 10 milioni di euro, case, spese mediche e doni "di elevato valore economico". Silvio Berlusconi avrebbe corrotto Ruby con circa sette milioni di euro, tra contanti e soldi usati dalla ragazza per aprire attività all'estero, come un ristorante in Messico.
"Un altro tentativo della Procura di Milano di costruire contro di me delle accuse basate sul nulla. Confido nell'imparzialità e nel buon senso dei magistrati giudicanti, che già mi hanno assolto per le stesse vicende con formula piena". É quanto dichiara il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato, oltre che a Silvio Berlusconi, anche ad altre 33 persone indagate, nell'ambito dell'inchiesta svolta dalla sezione di polizia di Stato in quota alla polizia giudiziaria della procura, e coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Tiziano Siciliano e Luca Gaglio. 
Tra le ragazze indagate per corruzione in atti giudiziari ci sono, tra le altre, Iris Berardi, Lisney Barizonte, Francesca Cipriani D'Altorio, Roberta Bonasia, le gemelle De Vivo, Barbara Faggioli, le gemelle Ferrera, Marysthell Polanco, Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli, oltre che Ruby e l'avvocato Luca Giuliante. 
In più, tra gli indagati per corruzione in atti giudiziari, risulta esserci anche Mariano Apicella il quale avrebbe ricevuto dall'ex premier "beni o altre utilità consistite in somme di denaro non inferiori a 98.600,00 euro pagate con bonifici".
Dei 7 milioni di euro ricevuti da Silvio Berlusconi, Ruby ne avrebbe investiti circa 2 milioni a Dubai. Lo hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del procuratore Edmondo Bruti Liberati, il procuratore aggiunto Pietro Forno e il pm Tiziana Siciliano, titolari dell'inchiesta 'ter' assieme al pm Luca Gaglio. Secondo i pm, la marocchina avrebbe incassato dall'ex premier soldi in contanti, tra cui 800mila euro tra metà 2013 e metà 2014, e l'avvocato Luca Giuliante era il "custode" dei versamenti.
Accordo corruttivo - Tra Silvio Berlusconi e Ruby e tra l'ex premier e le altre cosiddette 'olgettine' ci sarebbe stato, secondo i pm, un "accordo corruttivo" che risale al "periodo delle cene" ad Arcore e che ha comportato "l'esborso di illeciti pagamenti in denaro per oltre 10 milioni di euro, oltre alla corresponsione di utilità quali concessione a titolo gratuito di case, pagamento di utenze, spese mediche e altre, unitamente a doni di elevato valore economico quali autovetture". Dei 10 milioni di euro totali, secondo gli inquirenti, circa 3 milioni sarebbero andati ad una ventina di ragazze ospiti delle serate ad Arcore e circa 7 milioni di euro alla giovane marocchina. Soldi versati dall'ex Cavaliere affinché tacessero o rendessero dichiarazioni false nei due processi sul caso Ruby. Delle 34 persone per cui si avvicina la richiesta di processo, 24 sono accusate di corruzione in atti giudiziari, mentre gli altri rispondono, a vario titolo, di falsa testimonianza, calunnia (contestata a Michelle Conceicao) e riciclaggio (l'ex compagno di Ruby, Luca Risso). I pm, come hanno chiarito nella conferenza stampa, sono riusciti a 'tracciare' solo una parte dei 7 milioni incassati da Ruby e frutto della "promessa corruttiva" dell'ex premier nei confronti della ragazza. Buona parte di quei soldi, secondo le indagini, sarebbero stati trasferiti all'estero, "attraverso Luca Risso" 

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