Il piccolo lander Philae, della missione Rosetta, si è svegliato dall'ibernazione nella quale si trovava da 7 mesi e ha inviato i primi dati dalla cometa sulla quale era atterrato in novembre, la 67P/Churyumov-Gerasimenko. Lo rendono noto l'Agenzia spaziale europea e l'Agenzia spaziale italiana.
Il lander Philae è riuscito a risvegliarsi e ha ripreso ad inviare alla sonda Rosetta pacchetti di dati perché la temperatura sulla cometa è aumentata. Attualmente, ha spiegato il presidente dell'Asi, Roberto Battiston, è di meno 36 gradi e Philae è programmato per funzionare dalla temperatura da meno 45 gradi in su. Questo è possibile perché ora la cometa è più vicina al Sole e l'illuminazione dei pannelli solari di Philae è sufficiente per alimentare le batterie del lander.
Ora gli scienziati sono in attesa del prossimo contatto. Ci sono ancora più di 8000 pacchetti di dati nella memoria di massa di Philae che daranno le informazioni su quanto accaduto al lander in questi ultimi giorni sulla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko.
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