domenica 12 giugno 2016

ORLANDO, sono CINQUANTA i morti nel night. L'assassino è un americano di origine afgana

Omar Maaten

ORLANDO, 12 giugno - E' sata una vera e propria carneficina terroristica (la più grave in Usa dopo le Torri gemelle) quella accaduta ieri notte in Florida, a Orlando: l'uomo armato che ha fatto irruzione alle due di notte in un locale gay, e ha cominciato a sparare all'impazzata ha ucciso 50 persone e ferendone 53, secondo gli ultimi dati forniti dalla polizia. L'uomo, armato di un fucile d'assalto e di un "altro tipo di ordigno" si era barricato dentro al "Pulse" con degli ostaggio ma è stato ucciso dalla polizia. L'Fbi - afferma la Cnn citando fonti dell'agenzia federale - sta indagando sui  legami tra la strage e il terrorismo islamico.
Il killer sarebbe stato identificato: si chiama Omar Mateen, trentenne americano, di origine afghane.  Secondo il padre, il movente della strage è l'odio contro i gay. "Il movente religioso non c'entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato", ha detto Mir Seddique. "Siamo scioccati come il resto dell'America", ha aggiunto. Al momento dell'irruzione, sulla pagina Facebook del club era stata postata la scritta: 'Uscite dal locale e mettetevi a correre'.  Gli agenti hanno fatto brillare un ordigno fuori dal locale per distrarre il killer prima di fare irruzione. 
Sul corpo del killer, che avrebbe avuto anche un secondo possibile ordigno nell'auto, è stato rinvenuto un congegno esplosivo. Durante l'assalto, foto di ambulanze, polizia e corpi a terra o sulle barelle sono state scattate e condivise sui social network da chi è riuscito a scappare dal Pulse club. All'interno c'erano almeno 100 persone quando sono iniziati i colpi. 
Agenti dell'Fbi e della polizia locale hanno circondato quella che ritengono essere la casa del killer di Orlando a Fort Pierce, nella Contea di St. Lucie, a sud di Orlando. Lo ha detto il portavoce della polizia, Ed Cunningham, citato dal sito TcPalm che pubblica un video dell'abitazione che risulta registrata a nome di Omar Mateen.    
I jihadisti stanno celebrando sul web la sparatoria di Orlando come "il miglior regalo per il Ramadan". Lo twitta Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, lodano il killer: "Possa Allah accogliere l'eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare lo stesso". Tuttavia, riferisce la stessa Katz, non ci sono al momento rivendicazioni della strage. 

 "Che si sia trattato di attacco terroristico o di crimine d'odio, la comunità lgbt ricorre come bersaglio esplicito di entrambi i fenomeni: essa viene colpita in quanto destinataria di un odio particolare o perché, come in altri fatti analoghi, rappresentativa dell'esercizio della libertà, in un luogo di divertimento". Così Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay commenta la strage di Orlando. "Esprimiamo innanzitutto la nostra vicinanza alla comunità lgbt, colpita da questo attacco, ai familiari e alle persone vicine alle numerosissime vittime". E poi, aggiunge, qualsiasi sia la motivazione che ha spinto il killer "in entrambi i casi, si colpisce al cuore una comunità che ha fatto della visibilità e del contrasto alla paura una battaglia quotidiana". Già stasera alle 21 assieme ad altre associazioni, Arcigay organizza un presidio nella Gay Street di Roma per ricordare le vittime della strage. Domani altri due presidi ricorderanno le vittime a Milano e a Napoli.
   

 

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