TUNISI, 27 giugno - E' arrivato attraverso i social network la rivendicazione dell'Isis per l'attacco compiuto sui due resort in Tunisia. Il gruppo estremistico islamico si attribuisce la paternità della mattanza compiuta a Sousse con 36 turisti uccisi. Testimonianze diverse parlano di un attacco partito dal mare. Due gli hotel presi di mira: il Riu Imperial Marhaba di Port El Kantaoui, a 10 km dalla città, e il Port el Kantaoui. I due terroristi potrebbero essere arrivati sulla spiaggia a bordo di un'imbarcazione e una volta giunti a terra hanno cominciato a sparare prendendo di mira gli stranieri. Un attacco quindi chirurgico.
Le forze di sicurezza hanno ucciso uno dei terroristi, Seifeddine Rezgui, uno studente 23enne residente di Qayrawan, città santa a 60 km da Sousse. Il ragazzo risulta incensurato. Un suo presunto complice è stato fermato nei pressi dell’autostrada. Nei giorni scorsi lo Stato islamico aveva lanciato un appello ad aumentare gli attentati nel mese di Ramadan.
Beji Caid Essebsi, presidente tunisino, chiede aiuto: "Nello stesso giorno e nella stessa ora, sia la Francia che il Kuwait sono stati bersaglio di un attentato simile. E' la prova che occorre una strategia globale e che tutti i paesi democratici devono unire le loro forze". Immediata la solidarietà dal collega francese Francois Hollande e dalla comunità internazionale. lI ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha confermato che le vittime inglesi nell'attacco terroristico compiuto in un resort a Sousse, in Tunisia, sono almeno cinque. Il bilancio però è solo provvisorio anche perché in quella struttura turistica la percentuale di cittadini britannici era elevata e ancora non sono state rese pubbliche tutte le nazionalità delle vittime. Ma ci sono anche dei francesi, tedeschi e belgi tra i morti. La Farnesina è al lavoro per scoprire se ci sono italiani coinvolti ma al momento, per fortuna, non ci sono notizie di questo tipo.
Poco prima, sempre Isis, aveva annunciato di aver organizzato anche il sanguinoso attentato a Kuwait City costato la vita a 27 persone.
Le forze di sicurezza hanno ucciso uno dei terroristi, Seifeddine Rezgui, uno studente 23enne residente di Qayrawan, città santa a 60 km da Sousse. Il ragazzo risulta incensurato. Un suo presunto complice è stato fermato nei pressi dell’autostrada. Nei giorni scorsi lo Stato islamico aveva lanciato un appello ad aumentare gli attentati nel mese di Ramadan.
Beji Caid Essebsi, presidente tunisino, chiede aiuto: "Nello stesso giorno e nella stessa ora, sia la Francia che il Kuwait sono stati bersaglio di un attentato simile. E' la prova che occorre una strategia globale e che tutti i paesi democratici devono unire le loro forze". Immediata la solidarietà dal collega francese Francois Hollande e dalla comunità internazionale. lI ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha confermato che le vittime inglesi nell'attacco terroristico compiuto in un resort a Sousse, in Tunisia, sono almeno cinque. Il bilancio però è solo provvisorio anche perché in quella struttura turistica la percentuale di cittadini britannici era elevata e ancora non sono state rese pubbliche tutte le nazionalità delle vittime. Ma ci sono anche dei francesi, tedeschi e belgi tra i morti. La Farnesina è al lavoro per scoprire se ci sono italiani coinvolti ma al momento, per fortuna, non ci sono notizie di questo tipo.
Poco prima, sempre Isis, aveva annunciato di aver organizzato anche il sanguinoso attentato a Kuwait City costato la vita a 27 persone.
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