ROMA, 23 giugno - Nuova apertura ai divorziati risposati in vista del sinodo sulla famiglia in autunno. "C'è un comune accordo sulla ipotesi di un itinerario di riconciliazione o via penitenziale, sotto l'autorità del vescovo". E' quanto si legge nell'Instrumentum laboris, il testo preparatorio del sinodo, a proposito dei "divorziati risposati civilmente che si trovano in condizione di convivenza irreversibile".
La "via ortodossa" - Nel testo preparatorio si sottolinea che la "via ortodossa" alla quale "alcuni fanno riferimento" nel cercare una soluzione pastorale per i divorziati risposati, comunque "deve tenere conto della diversità di concezione teologica delle nozze". E si tratta di una via che non mette "in discussione l'ideale della monogamia assoluta, ovvero dell'unicità del matrimonio". Il nodo della "via ortodossa" si riferisce a una delle ipotesi avanzate anche nella precedente sessione del sinodo.
Laici e donne in seminario - "Includere le famiglie, in particolare la presenza femminile, nella formazione sacerdotale": "la presenza dei laici e delle famiglie anche nella realtà del seminario segnalata come benefica, perché i candidati al sacerdozio comprendano il valore della comunione tra le diverse vocazioni". Il testo base dell'Instrumentum laboris conferma così l'apertura inedita del cammino di preparazione sacerdotale alle donne, analizzando il ruolo della famiglia nella formazione della persona e dei giovani.
Laici e donne in seminario - "Includere le famiglie, in particolare la presenza femminile, nella formazione sacerdotale": "la presenza dei laici e delle famiglie anche nella realtà del seminario segnalata come benefica, perché i candidati al sacerdozio comprendano il valore della comunione tra le diverse vocazioni". Il testo base dell'Instrumentum laboris conferma così l'apertura inedita del cammino di preparazione sacerdotale alle donne, analizzando il ruolo della famiglia nella formazione della persona e dei giovani.
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