Visualizzazione post con etichetta parlamento europeo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta parlamento europeo. Mostra tutti i post

martedì 7 luglio 2015

JUNCKER al Parlamento europeo: cercherò di evitare la GREXIT


STRASBURGO, 7 luglio - "Voglio evitare la Grexit, sono contrario, cercherò di evitarlo fino alla fine", così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. "C'è chi di nascosto punta sull'uscita della Grecia. In Europa non esistono risposte facili. La commissione Ue farà in modo che riprendano i negoziati". "E' tempo che torni il buon senso" ed è arrivato il momento di "tornare a negoziare" e di fermare "la sparatoria a bruciapelo", ha detto Juncker, sottolineando anche che è "inaccettabile per la Commissione essere chiamati terroristi" dal governo greco.
Il popolo greco "ha votato 'no' su un testo che non è più sul tavolo". Lo sottolinea Jean Claude Juncker alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, dopo aver affermato che "certamente rispettiamo" il referendum ma affermando di "non aver capito" che cosa è stato chiesto ai cittadini.
 "Il ruolo della Commissione Ue rispetto alla Grecia viene molto criticata in alcuni Stati specialmente dove si parla tedesco. O si vuole una Commissione politica o la vogliono di alti funzionari. Io sono un politico", così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. "E' sorprendente che riguardo alla Grecia si possano esprimere tutti tranne il sottoscritto non mi lascio mettere museruola, sono stato eletto. Lo stesso vale per il presidente del Parlamento Ue, che non è una tigre di carta e può esprimersi".


martedì 9 giugno 2015

Il PARLAMENTO EUROPEO riconosce i diritti delle famiglie gay

STRASBURGO, 9 giugno - Il Parlamento Ue ha approvato a larga maggioranza un rapporto sull'uguaglianza di genere in Europa nel quale si parla, per la prima volta esplicitamente, di famiglie gay: "Si prende atto dell'evolversi della definizione di famiglia e si raccomanda che le norme in quell'ambito, compresi i risvolti in ambito lavorativo come i congedi, tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l'omogenitorialità", si legge.
"Come movimento lgbt andiamo dicendo da sempre che quella omosessuale è una famiglia come tutte le altre, con le stesse dinamiche e con gli stessi problemi. Ora a riconoscerlo solennemente è proprio l'Ue. Sotto il profilo culturale la svolta è enorme e fa piazza pulita del delirante 'complotto gender' di cui parla a vanvera il Vaticano". Questo il commento a caldo di Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia. "Il Parlamento europeo a larga maggioranza ha affermato una volta per tutte l'uguaglianza tra tutte le forme familiari senza distinzione alcuna e proprio per questo quando parliamo di matrimonio egualitario intendiamo che ogni istituto giuridico riguardante le famiglie sia uguale per tutti, omo o etero", aggiunge.

giovedì 13 marzo 2014

Il Parlamento europeo vuole un "santuario artico" al Polo


STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha approvato  una risoluzione a sostegno dell’istituzione di un’area protetta al Polo Nord, una sorta di "santuario artico", in cui siano vietate le attività delle compagnie petrolifere e la pesca industriale. Un monito importante dal punto di vista simbolico ma che non ha valore legale. Il testo richiama gli obiettivi della campagna "Save the Arctic" di Greenpeace che è stata sostenuta da più di 5 milioni di persone, tra cui la pop star Paul McCartneyQuesto atto rappresenta una chiara rottura rispetto alle posizioni attuali dei Paesi membri del Consiglio artico, come la Norvegia e la Russia che si sono opposte all’istituzione di un’area protetta nella regione artica. Solo la Finlandia - un altro Stato artico - ha di recente preso posizione ufficiale a favore di un "santuario artico". 
Sini Saarela, attivista finlandese di Greenpeace, membro degli Arctic 30, gli attivisti imprigionati per due mesi in Russia, ha commentato: "Quello che accade nell’Artico ci riguarda tutti. Chiedendo l’istituzione di un Santuario al Polo Nord, i parlamentari europei hanno risposto positivamente ai milioni di persone che vogliono che l'area venga protetta per il bene delle future generazioni".
Il Parlamento europeo ha inoltre evidenziato la necessità di siglare un accordo vincolante per prevenire l’inquinamento nell’ambito del Consiglio artico – il forum internazionale criticato dagli ambientalisti per i suoi contatti con l’industria petrolifera. Secondo Greenpeace, precedenti accordi volontari sulla prevenzione dell’inquinamento da petrolio non hanno avuto alcuna efficacia.

mercoledì 5 febbraio 2014

Il Parlamento europee fissa maggiori tutele per i passeggeri aerei

STRASBURGO - Maggiori informazioni a terra, più attenzione ai reclami, regole più sicure per i risarcimenti, tutela in caso di fallimenti e una definizione chiara delle circostanze eccezionali che possono portare alla cancellazione di un volo. Il Parlamento Ue ha approvato oggi in prima lettura una direttiva che rafforza i diritti dei passeggeri aerei.
Il testo varato da Strasburgo prevede, tra l'altro, che le compagnie aeree non possano più negare l'imbarco al passeggero che non ha utilizzato il volo di andata. Ma soprattutto sono state fissate nuove compensazioni per il passeggero in caso di ritardi: 300 euro per più di 3 ore in caso di voli interni all'Ue, 400 euro per 5 ore e 600 euro per 7 ore di ritardo per voli di più ampio raggioCi sarà poi una maggiore tutela del passeggero in caso di fallimento della compagnia, è stata stabilita più flessibilità da parte delle compagnie aeree sui bagagli a mano e sarà quindi consentito portare a bordo anche acquisti effettuati in aeroporto, oltre al bagaglio a mano." "Ho seguito passo passo l'iter dei lavori - ha detto Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento Europeo per Fratelli d'Italia e membro della Commissione Trasporti - facendo approvare alcuni emendamenti per aumentare le tutele dei passeggeri e aggiornare una normativa ormai obsoleta rispetto ai cambiamenti epocali nel trasporto aereo". In base alle nuove disposizioni, nei voli interni a uno Stato Membro, ha rilevato ancora Fidanza, le compagnie aeree non potranno negare l'imbarco a un passeggero con documento di identità valido a livello nazionale ma non Ue, il che vuol dire che "nel caso italiano, verrebbe consentito l'imbarco anche con la patente o altri documenti equivalenti". Dopo il via libera del Parlamento europeo, secondo la procedura di codecisione, il Consiglio dei ministri potrà ora accettare la posizione dei deputati o adottarne una propria e discuterla successivamente con il Parlamento.