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mercoledì 25 novembre 2015

RODANO (Milano), commerciante spara ai rapinatori e ne uccide uno

RODANO (Milano), 25 novembre - Un commerciante ha ucciso ieri sera un malvivente al termine di una sparatoria avvenuta nella propria villetta a Lucino, frazione di Rodano (Milano). Ma "non volevo assolutamente uccidere, volevo solo proteggere la mia famiglia", ha dichiarato il commerciante Rodolfo Corazzo agli inquirenti, secondo quanto ha riferito a caldo il suo avvocato, Piero Porciani.
Corazzo arriva a casa col proprio motorino poco prima delle 21. Mentre oltrepassa il cancello - secondo quanto egli stesso riferisce ai carabinieri - viene aggredito alle spalle da tre persone, che lo colpiscono con pugni e schiaffi al volto e al collo. Lo strattonano, lo costringono ad aprire la porta di casa e a spegnere le telecamere a circuito chiuso che sono all'interno della sua villetta a due piani, in via Matteotti. I tre uomini sono incappucciati, parlano italiano ma sembra abbiano l'accento straniero. Rodolfo Corazzo pensa alla moglie e alla figlia di dieci anni che lo stanno aspettando a casa, cerca di essere collaborativo, secondo quando riferisce il suo avvocato, ma una volta dentro casa scoppia il conflitto a fuoco, la cui dinamica ancora non è ancora del tutto chiara. Saranno necessari ulteriori accertamenti, ma sembra che le armi utilizzate nella sparatoria siano tutte di Corazzo, che le deteneva legalmente. Il padrone di casa si occupa infatti di televendite di gioielli e gira abitualmente armato. Dopo un primo colpo sparato in aria dal commerciante, uno dei rapinatori reagisce e risponde al fuoco. A quel punto il malvivente, di una trentina d'anni, viene centrato da una pallottola e muore sul colpo. I suoi complici riescono invece a fuggire e a far perdere le proprie tracce. "Erano a volto coperto, parlavano italiano - ha detto l'avvocato Piero Porciani, difensore di fiducia di Rodolfo Corazzo - ma con accento straniero e hanno aggredito il mio cliente. Lui ha cercato di collaborare, ha chiesto che non fosse fatto del male alla sua famiglia ed è stato malmenato. Ha sparato un colpo in aria, prima di sparare ad uno dei malviventi per difendersi". Rodolfo Corazzo è stato prima portato in caserma per essere ascoltato dai carabinieri e poi in ospedale per ricevere le cure del caso. Sul posto è giunto anche il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Canio La Gala. "Stiamo indagando - ha detto - ed è in corso una battuta per cercare i complici fuggitivi".

sabato 7 novembre 2015

FATTI DELLA VITA/ CENTO, arrestati due romeni per suocera e nuora massacrate in casa


FERRARA, 7 novembre -  Due ragazzi sospettati di essere gli autori dell'aggressione che ha ridotto in fin di vita anziana e nuora a Renazzo di Cento per un furto di 300 euro, nel Ferrarese, sono stati fermati dai carabinieri. Si tratta di due giovani di 22 e 26 anni, di nazionalità romena. Il più anziano aveva in uso l'auto vista scappare dalla casa dell'aggressione. Secondo quanto riportato da "La Nuova Ferrara", i due sono stati fermati con le accuse di rapina e tentato omicidio.
I due erano stati fermati nei giorni scorsi per un normale controllo stradale a bordo della stessa auto poi vista sul luogo dell'aggressione. Proprio grazie all'identificazione fatta in questa occasione è stato poi possibile metterli in collegamento con la brutale rapina avvenuta venerdì.

sabato 17 maggio 2014

Svaligiata nel Comasco la villa di Balotelli (e la Porsche, poi ritrovata)

La villa di Balotelli a Limido Comasco, svaligiata dai ladri
COMO -  Dei ladri hanno messo a soqquadro l'abitazione di Mario Balotelli, la scorsa notte, nel Comasco. Tra le cose rubate ori, orologi, e la Porche S bianca (a noleggio), mentre non è stata toccata la Ferrari. L'auto però è stata ritrovata alcune ore dopo a Legnano (Milano). Supermario aveva passato la serata in un locale in compagnia del fratello Enoch, e al ritorno ha trovato i serramenti della sua villa a Limido Comasco forzati e la casa svaligiata. Del caso si occupano i carabinieri di Cantù.