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giovedì 5 novembre 2015

ESTERI/ COLOMBIA, la Corte Costituzionale dice sì all'adozione da parte di coppie gay


BOGOTA', 5 novembre - In una decisione storica, la Corte Costituzionale della Colombia ha aperto la porta oggi ae coppie dello stesso sesso di adottare legalmente i bambini.
Il giudice ha detto che le agenzie di adozione non potevano discriminare gay, lesbiche e transessuali coppie durante un processo di adozione.

La Chiesa cattolica della Colombia subito denunciato la decisione come violazione dei diritti dei bambini andando contro la volontà della maggioranza dei colombiani "La nostra protesta è alta," ha detto monsignor Juan Vicente Cordoba,  portavoce della chiesa, hribadendo la domanda  che la questione sia decisa da un plebiscito "in modo che la voce della maggioranza dei colombiani sia sentita. La corte è lì per prendersi cura delle leggi, non per cambiarle"
I sostenitori della decisione hanno detto che potrebbe contribuire a snellire l'adozione di 10.000 bambini in Colombia sotto la protezione di agenzie di welfare.

Nel 2014, l'Alta corte ava aperto la strada per la decisione di Mercoledì, quando ha autorizzato i diritti di adozione per le coppie dello stesso sesso, in cui un membro è un genitore biologico.

Con la decisione ddi oggil a Colombia si unisce a una manciata di nazioni in America Latina, tra Uruguay e Argentina, nel permettere alle coppie dello stesso sesso di adottare. Si tratta anche sulla scia di una serie di sentenze gay friendly, tra cui unola riafferazione deo diritti delle coppie dello stesso sesso di formare unioni civili con la stessa successione e diritti legali come coppie sposate. Ancora in attesa è una proposta per consentire alle coppie dello stesso sesso il diritto di sposarsi.

martedì 21 luglio 2015

Riconoscimento coppie gay, Italia condannata a Strasburgo

STRASBURGO, 21 luglio - L'Italia deve introdurre il riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso. L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani. I giudici di Strasburgo hanno condannato l'Italia per la violazione dei diritti di tre coppie omosessuali.

sabato 18 ottobre 2014

ROMA, il sindaco Marino trascrive i primi matrimoni (all'estero) di coppie gay

ROMA - Il sindaco di Roma Ignazio Marino, tra gli applausi della sala, ha fatto la prima trascrizione nel registro di Roma del matrimonio di una coppia omosessuale, Marilena e Laura, contratto all'estero. Dopo la prima, Marino ha effettuato le altre trascrizioni dei matrimoni. Le coppie, di volta in volta, vengono chiamate al tavolo del sindaco e dopo la trascrizione posano per le foto insieme a lui. Gli applausi e le manifestazioni di euforia in sala sono quasi ininterrotti.
"Abbiamo concluso la trascrizione di sedici coppie nel registro di stato civile. E' fondamentale che un sindaco si metta a difesa dei diritti di tutti", ha detto Marino. "Dobbiamo pensare che oggi è un giorno normale - ha aggiunto -. Crediamo fortemente che tutti siano uguali e abbiano gli stessi diritti davanti alla legge. E allora quale diritto più importante c'è di dire al proprio compagno o compagna 'ti amo'?".
"Oggi è una giornata memorabile, importante perché veniamo riconosciute pubblicamente come coppia". Lo afferma Marilena Grassadonia la 'sposa' della prima coppia il cui matrimonio contratto all'estero è stato trascritto dal sindaco Ignazio Marino.
E intanto in piazza del Campidoglio sventola uno striscione 'Marino Famigliofobico', srotolato daForza Italia. "Siamo qui per dire ancora una volta che Marino sta commettendo un atto illegittimo - commenta il vicecoordinatore di Forza Italia nel Lazio Giordano Tredicine - Ancora una volta sosteniamo che il sindaco stia commettendo un reato. È una campagna spot, si occupi dei problemi della città. Tra l'altro è anche una presa in giro per le associazioni e per le persone che si riconoscono in quel mondo perché le trascrizioni saranno annullate dal prefetto".