ROMA, 1 agosto - Il ministro dell'economia francese Bruno Le Maire è a Roma per incontrare il governo italiano e dipanare la matassa Stx-Fincantieri: "Offriamo all'Italia di gestire i cantieri francesi ma il controllo deve essere paritario". Di fronte si ritroverà i ministri italiani che non vogliono cedere di un millimetro ma Le Maire è chiaro: "Ho un atteggiamento costruttivo, propongo di costruire insieme un colosso europeo della cantieristica".
Nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro di Macron mette subito in chiaro che, dal loro punto di vista, non c'è nessun sentimento anti italiano: "La nostra scelta è Fincantieri, siamo due nazioni sorelle. Vogliamo lavorare mano nella mano con l’Italia, sia in campo industriale sia quanto all’unione politica e monetaria. È una scelta politica importante, che abbiamo fatto con il presidente Emmanuel Macron e il premier Édouard Philippe".
"Costruiamo un colosso europeo" - "Se nelle prossime settimane saremo capaci di costruire questo grande gruppo industriale franco-italiano, avremo fatto un grande passo avanti per la Francia, l’Italia e l’Europa", dice Le Maire. Il ministro mette in chiaro quali sono i punti su cui invece la Francia non farà passi indietro: "Il primo è l’occupazione. Oggi il settore delle crociere va benissimo e abbiamo 4,6 miliardi di ordini per 11 anni per i cantieri di Saint Nazaire, ma una crisi può arrivare domani. E quali garanzie abbiamo che Fincantieri non sposterà le sue attività su altri siti produttivi?". Il secondo invece riguarda le tecnologie: "Oggi non abbiamo sufficienti garanzie sul rischio di trasferimento di queste tecnologie verso la Cina (dove Fincantieri ha importanti interessi, ndr), che segnerebbe la fine dei cantieri di Saint Nazaire".
Il simbolo del 51% - "Bisogna uscire dalla logica dei simboli per avanzare concretamente", aggiunge Le Maire parlando della soglia del 51% del capitale che Fincantieri pretende. Ma il ministro francese aggiunge: "La soluzione del 50-50 permette una partnership equilibrata, nella quale Francia e Italia lavorano mano nella mano, da eguale a eguale. In compenso, perché una impresa industriale lavori bene, ha bisogno di un operatore. E questo operatore, è Fincantieri".
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