domenica 5 marzo 2017

ARKANSAS, iniezioni letali in scadenza, ondata di esecuzioni "per fare in tempo"


LITTLE ROCK, 5 marzo - Lo stato dell'Arkansas, negli Stati Uniti, si prepara a un'ondata di condanne a morte senza precedenti nella recente storia americana. Otto esecuzioni in dieci giorni, una "mattanza" giustificata da una corsa contro il tempo: quella legata alla scadenza dei veleni necessari per l'iniezione letale. E le associazioni per i diritti umani scendono sul piede di guerra scatenando polemiche.
A finire nelle mani del boia tra il 17 e il 27 aprile - come racconta i New York Times, da tempo schierato contro la pena capitale - saranno otto uomini: quattro afroamericani e quattro di razza bianca. Pescati tra i 34 detenuti che attualmente si trovano nel braccio della morte nello stato del sud. Stato in cui le esecuzioni erano state sospese dal 2005 a causa di una serie di ricorsi legali, oltre che per la difficoltà di reperire i farmaci letali.

I farmaci letali bloccati dalla Ue - Tutte e otto le persone che aspettano di essere giustiziate sono state condannate per omicidi perpetrati tra il 1989 e il 1999. E' passato molto tempo. Ma il governatore dell'Arkansas, Asa Hutchinson, repubblicano, ha ribadito l'ineluttabilità di così tante esecuzioni in così poco tempo, per i dubbi sulla possibilità in futuro di avere farmaci disponibili. Farmaci la cui esportazione in Usa è stata vietata dagli stati europei, contrari alla pena capitale.

Scoppia la polemica - Le associazioni per la difesa sei diritti civili sono sul piede di guerra e sperano ancora di cambiare il corso degli eventi. "Ognuno di questi detenuti ha dei diritti - afferma l'American Civil Liberties Union - e ogni esecuzione è un processo che va pianificato e gestito nei dettagli caso per caso. E questo, sulla base di una programmazione così stringente, è impossibile".

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