sabato 28 gennaio 2017

TRUMP sospende per 120 giorni l'ingresso di cittadini di 7 Paesi musulmani


WASHINGTON, 28 gennaio - Nel suo ordine esecutivo per impedire l'ingresso di terroristi islamici negli Stati Uniti, il presidente americano ha sospeso per 120 giorni il programma di ammissione di tutti i rifugiati e fino a ulteriore comunicazione l'ingresso di quelli siriani. Per quest'ultimi nel provvedimento non sembrao esserci safezones (zone di sicurezza). 

Ingresso negli Stati Uniti sospeso per tre mesi per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen. 

"L'ingresso di cittadini e rifugiati siriani" è "dannoso per gli interessi del Paese":  scrive Trump nell'ordine esecutivo. Trump ha tagliato di oltre la metà il numero dei rifugiati che gli Stati Uniti prevedevano di accettare quest'anno, portandolo a 50mila. 

Nel suo giro di vite il presidente americano Donald Trump ha sospeso con effetto immediato il programma Visa interview waiver, che consentiva ai cittadini stranieri titolati di chiedere il rinnovo del visto senza affrontare il colloquio personale con le autorità diplomatiche Usa.




Donald Trump procede dunque come un rullo compressore per mantenere le sue promesse elettorali e firma altri due ordini esecutivi al Pentagono, dopo aver incontrato lo stato maggiore congiunto e partecipato alla cerimonia di giuramento del nuovo segretario alla difesa, il gen. James Mattis, "l'uomo giusto al posto giusto". "Vogliamo mantenere i terroristi islamici radicali fuori dagli Usa", per garantire che non si ammetta nel Paese la stessa minaccia che i nostri soldati combattono all'estero, ha osservato. "Vogliamo ammettere nel nostro Paese solo coloro che lo sosterranno e ameranno profondamente la nostra gente, ha aggiunto, senza pero' spiegare i dettagli del provvedimento. 
 Mattis ha ordinato proprio oggi una revisione dei programmi per gli F-35 e l'Air Force One, gia' criticati da Trump come troppo costosi. Il capo del Pentagono ha chiesto al suo vice Robert Work di individuare i modi per ridurre significativamente il costo degli F-35, confrontandoli con gli F/A-18 Super Hornet e verificando se un Hornet modernizzato potrebbe rappresentare una valida alternativa. 

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