domenica 22 gennaio 2017

HOTEL RIGOPIANO, riconosciuti i genitori di EDOARDO, salvato e rimasto solo


FARINDOLA, 22 gennaio - Si continua disperatamente a cercare sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, sul Gran Sasso pescarese, nonostante le condizioni proibitive per i soccorritori. Nebbia e nubi percorrono il cielo tra Penne e Farindola (Pescara) nel quarto mattino di ricerca dei dispersi. Non c'è però ancora la pioggia di sabato, almeno a Penne, dove si trova il centro di coordinamento delle ricerche, allestito nel palazzetto dello sport. Le ultime persone estratte vive sono quelle recuperate nella notte tra venerdì e sabato: si tratta di due donne e due uomini. Sono quindi 11 i superstiti: due uomini rifugiati in auto, cinque persone recuperate venerdì in giornata e quattro nella notte. Le vittime finora accertate invece sono cinque. Le ultime identificate sono: Nadia Acconciamessa, Sebastiano Di Carlo, madre e padre del piccolo Edoardo, e Barbara Nobilio, 51 anni.

I sopravvissuti - Ai due sopravvissuti recuperati all'alba di giovedì - il cuoco Giampiero Parente e il "tuttofare" dell'hotel Fabio Salzetta - si aggiungono la moglie di Parete, Adriana Vranceanu, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di venerdì, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l'altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo; entrambi rimasti orfani (i genitori di Samuel sono ancora dispersi).

Nella notte tra venerdì e sabato sono poi state estratte vive altre quattro persone, due uomini - Giampaolo Matrone (lievemente ferito) e Vincenzo Forti - e due donne, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi. "Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie - ha detto il funzionario dei vigili del fuoco Alberto Maiolo - stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell'albergo che si muovono sotto il peso della neve".

Le vittime accertate - Il bilancio ufficiale delle vittime è salito a cinque: ai primi due corpi recuperati, quello del maitre dell'hotel Alessandro Giancaterino e del cameriere Gabriele D'Angelo, si sono aggiunti quelli estratti nella notte dai soccorritori: Nadia Acconciamessa e Sebastiano Di Carlo, genitori del piccolo Edoardo, che si è salvato, e Barbara Nobilio, 51 anni, di Loreto Aprutino (Pescara), che era in vacanza con il marito, di cui non si hanno ancora notizie. All'appello, infine, secondo quanto reso noto dalla prefettura di Pescara mancherebbero 23 persone, tutte disperse.

Il viceministro Bubbico: "Ricerche continuano senza sosta" - "Continuiamo a lavorare con grande determinazione, grande forza, grande professionalità e con ogni mezzo per trovare le persone che sono lì sotto", ha detto il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, sottolineando che tutti i soccorritori "continuano a coltivare la speranza, così come abbiamo fatto quando c'era chi pensava che non ci fosse nessuna speranza. La cosa fondamentale è continuare a scavare".

Soccorritori lavorano in condizioni estreme - Bisogna "muoversi con molta cautela, perché pericoloso anche per noi". Così affermano i soccorritori, da 1.200 metri d'altezza, che stanno lavorando in condizioni estreme: la neve si alterna alla pioggia, rendendo ancora più pesante quell'enorme blob di neve, detriti e alberi sradicati che ha sommerso l'hotel. Il rischio valanghe inoltre è salito a 4 su una scala di cinque, "rischio forte", e non è affatto escluso che l'intera slavina possa rimettersi in movimento. Per questo, chiunque arrivi per lavorare deve indossare l'Arva - lo strumento che consente di essere localizzati sotto le valanghe - e deve registrarsi prima di entrare nell'area di ricerca.

Nessun commento:

Posta un commento