ANTARTIDE, 22 giugno -Dopo aver effettuato un insidioso volo di 9 ore per 1.500 miglia attraverso l'Antartide, un piccolo aereo di soccorso è atterrato al Polo Sud ieri, per una missione audace di recupero di un lavoratore dipendente di Lockheed Martin che gestisce la logistica in stazione, che richiede attenzione medica di emergenza .
Due aerei Twin Otter - l'unico aereo in grado di resistere alle temperature sotto lo zeroantartiche - hanno volato la scorsa settimana dal Canada a una base britannica a Rothera, sulla penisola antartica. Un solo aereo che trasportava un equipaggio di quattro persone ha poi continuato a volare verso la stazione americana di Amundsen-Scott South Pole, dove si attenderanno buone condizioni meteorologiche prima di volare per il ritorno, forse nella giornata di oggi.
Il salvataggio è tutt'altro che di routine con solo due missioni simili in 60 anni di storia della base polare. Volare in Antartide a metà inverno è in genere fuori discussione, i giorni sono ammantati di buio e di freddo pungente: ieri la temperatura presso la stazione del Polo Sud era di -75 ° F.
La National Science Foundation, che gestisce la base di ricerca di 48 persone, non era in grado di fornire le cure mediche necessarie. Il lavoratore, la cui identità e lo stato di salute non sono stati resi noti, si aspetta di ricevere cure mediche in Sud America. C'è anche un altro dipendente bisognovo di cure: non si sa se salirà sul volo.
Scartata l'ipotesi di un'infezione ("i germi non possono sopravvivere a temperature così basse") e quella di una grave intossicazione, che si può comunque risolvere nella base, l'unico problema grave che possa aver coinvolto almeno due persone è un incidente, come un trauma che ha provocato una frattura importante, o forse un'ustione grave. Non si può escludere, infine, nemmeno la possibilità di un problema psicologico, considerando le dure condizioni di isolamento nelle quali si vive in una base antartica durante l'inverno.
Scartata l'ipotesi di un'infezione ("i germi non possono sopravvivere a temperature così basse") e quella di una grave intossicazione, che si può comunque risolvere nella base, l'unico problema grave che possa aver coinvolto almeno due persone è un incidente, come un trauma che ha provocato una frattura importante, o forse un'ustione grave. Non si può escludere, infine, nemmeno la possibilità di un problema psicologico, considerando le dure condizioni di isolamento nelle quali si vive in una base antartica durante l'inverno.
Una base in Antartide è come una piccola città, dove servono cuochi, idraulici, elettricisti, e chi sappia gestire i rifiuti solidi urbani. Durante l'inverno il personale delle basi viene ridotto all'osso, ma almeno per la metà è costituito da chi si occupa di logistica. Gli incidenti che possono accadere sono di qualsiasi tipo, dalla caduta all'esplosione, allo scoppio di un pneumatico.
Generalmente sono i medici che lavorano in una base antartica ad accompagnare i pazienti a bordo dell'aereo durante le operazioni di soccorso condotte in estate, ma in inverno il medico non può lasciare la base perchè sarebbe molto difficile riportarlo indietro. Chi viaggia sul Twin Otter deve quindi essere un medico di pronto soccorso, capace di stabilizzare il paziente e superare le criticità che possono sorgere durante il viaggio, finchè non si arriva in ospedale.
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