giovedì 9 giugno 2016

"Non è il trafficante di migranti, ma uno che gli assomiglia"



KHARTOUM (Sudan), 9 giugno - "Non è lui la persona che cercano", sostengono alcuni amici di Mered Medhanie, l'eritreo estradato in Italia e ritenuto a capo di una delle più grosse organizzazioni criminali che gestiscono i viaggi dei migranti verso le coste siciliane. Secondo alcuni amici, interpellati dalla Bbc, c'è stato uno scambio di identità e il giovane arrestato è innocente. In realtà, secondo la loro testimonianza, la persona arrestata si chiama Mered Tesfamariam e ha 28 anni. E, a conferma di quanto sostengono, anche alcune foto pubblicate dalla Bbc che ritraggono l'"amico" arrestato in Sudan ed estradato a Roma. Uno degli amici, Hermon Berhe, ha detto alla polizia di essere cresciuto con il giovane arrestato: "Non credo possa essere coinvolto in niente del genere. E' una persona buona", ha detto. Un altro eritreo racconta di aver condiviso una casa in Sudan con l'arrestato. E una giornalista svedese di origine eritrea, che lo scorso anno intervistò Mered, sostiene che il giovane delle foto non è lui, ma un ragazzo con lo stesso nome. "E' solo un rifugiato che si trovava a Khartoum", ha detto al quotidiano svedese Aftonbladet. 

Nessun commento:

Posta un commento