GENOVA, 20 giugno - C'è anche il sindaco di Lavagna (Genova) Giuseppe Sanguineti tra gli arrestati nell'ambito dell'operazione della Polizia contro il traffico illecito di rifiuti in provincia di Genova, gestito da presunti appartenenti alla 'ndrangheta.
Nei confronti del primo cittadino sono stati disposti gli arresti domiciliari. In manette anche un consigliere comunale in carica eletto in una lista civica e un ex parlamentare della zona che non svolge più alcun incarico pubblico. Anche nei loro confronti il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. Complessivamente sono otto le persone arrestate e 3 sottoposte a misure cautelari. L'accusa nei confronti del sindaco, del consigliere comunale e dell'ex parlamentare è abuso d'ufficio. I tre sono anche indagati, a vario titolo, per voto di scambio e traffico illecito di influenze. Gli altri sono presunti appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese da anni residenti in Liguria, attivi nel traffico illecito di rifiuti e di stupefacenti, usura, oltre che nel riciclaggio di denaro sporco e conseguente intestazione fittizia di beni e società. Nell’ambito dell’operazione, denominata «I Conti di Lavagna», sono stati posti sotto sequestro preventivo numerosi beni mobili, immobili, depositi bancari e società per un valore di circa 2 milioni di euro, nella disponibilità degli associati alla ‘ndrina «Rodà-Casile» di Condofuri (Reggio Calabria).

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