giovedì 18 dicembre 2014

C'era una volta l'acqua (forse) in fondo a questo cratere MARZIANO


Questo è il cratere marziano Becquerel, che mostra depositi su larga scala di materiale sedimentario. Ha 167 km di diametro e si trova nella regione chiamata Arabia Terra, a cavallo della transizione tra gli altipiani meridionali grezzi e le più morbide pianure settentrionali di Marte. Come molti altri crateri della regione, il suo fondo ospita una bella mostra di depositi sedimentari stratificati che sono stati studiati in dettaglio  con l'utilizzo di immagini e dati spettrali provenienti dal Mars Global Surveyor e Mars Reconnaissance Observatory della NASA. I depositi di colore chiaro sono noti per essere composto da rocce di solfato. Sulla Terra, i solfati, e come conseguenza il gesso provengono dalla evaporazione dell'acqua, e la presenza comune di questi depositi sedimentari stratificati in Arabia Terra sottolinea la quasi ormai certezza che una volta su Marte l’acqua c’era.
Si ritiene che Becquerel sia un cratere creato da un impatto iniziale, poi riempito da sedimenti trasportati dal vento e/o cenere vulcanica, mescolati con acqua di falda risalita dal fondo del cratere. La sequenza di strati potrebbe essere spiegato con le variazioni stagionali o le oscillazioni episodiche nell’asse di rotazione del pianeta. Il materiale scuro che circonda i depositi sedimentari potrebbe essere polvere trasportata dal vento da una fonte in qualche parte a nord di Becquerel.

Più in dettaglio, tuttavia, queste teorie sono state oggetto di accesi dibattiti nella comunità scientifica e altri dati sono necessari al fine di risolvere la controversia. Fortunatamente, il cratere Gale è sede di un grande tumulo di depositi sedimentari conosciuti come Mount Sharp e il rover Curiosity della NASA sta attualmente conducendo proprio lì dettagliati studi di geologia di superficie.

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