lunedì 17 aprile 2017

TURCHIA REFERENDUM Gli osservatori OCSE: "voto non all'altezza degli standard internazionali


ANKARA, 17 aprile - Il voto referendario in Turchia "non è stato all'altezza" degli standard internazionali: lo afferma la missione degli osservatori dell'Osce, che sta tenendo una conferenza stampa ad Ankara. La decisione della Commissione elettorale turca sull'ammissibilità delle schede non timbrate "ha minato le garanzie contro le frodi". 
Il principale partito di opposizione in Turchia, il kemalista Chp, ha chiesto alla Commissione elettorale suprema (Ysk) di cancellare per sospette irregolarità nel voto l'esito del referendum di ieri sul presidenzialismo, vinto di misura (51,4%) dal sì.
La Germania ha chiesto alla Turchia di impegnarsi in un "dialogo rispettoso di tutte le parti politiche e civili" dopo che i risultati del referendum hanno mostrato "quanto profondamente la società turca sia divisa". In una nota congiunta la cancelliera Angela Merkel e il ministro degli Esteri Sigmar Gabriel dichiarano che la Germania rispetta la volontà del popolo turco ma sottolineano anche che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha "una grande responsabilità.

Dopo il referendum sul presidenzialismo, il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, ha chiesto di interrompere le trattative per l'ingresso di Ankara nella Ue. "La Turchia non può essere un membro", ha detto Kurz all'agenzia Apa. Bisogna porre fine alla "finzione" dell'adesione, ha aggiunto, sollecitando piuttosto un accordo di vicinato. Il voto è stato anche "un chiaro segnale contro la Ue", al quale l'Europa deve rispondere a sua volta con una chiara reazione: "occorre finalmente sincerità sui rapporti tra la Ue e la Turchia. Il tempo dei tatticismi deve finire".

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