KANSAS CITY, 11 novembre - E' stato condannato a morte un uomo di 74 anni che nell'aprile del 2014 sparò e uccise tre persone in due centri ebraici vicino a Kansas City, negli Stati Uniti. Lo rende noto la Bbc. Al grido di "heil Hitler", Frazier Glenn Miller, di simpatie neonaziste e sostenitore della supremazia bianca, aprì il fuoco prima al Jewish Comunity Center della città, poi presso il villaggio di Shalom, poco distante dalla capitale.
La furia di Miller fuori della Jewish Community Center e a Shalom causò la morte di Reat Underwood, 14 anni; di suo nonno William Corporon, 69; e di Terri LaManno, 53, che lavorava con i bambini non vedenti.
Anche se Miller fallito nel suo movente dichiarato di uccidere quanti più ebrei possibile quel giorno, ha provocatoriamente dichiarato la sua "missione" un successo. Martedì scorso, ha ribadito il suo odio verso gli ebrei e il desiderio di ucciderli. "Lo farei di nuovo - ha detto - se mai mi lasciassero uscire di qui."
Uscirà, come si suol dire, a piedi in avanti.
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