lunedì 30 novembre 2015

PARIGI, il via alla COP 21. OBAMA, una rosa per il Bataclan


PARIGI, 30 novembre - E' cominciata a Parigi la XXI Conferenza sul clima. "Abbiamo un obbligo di successo" e "la posta in gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo al ribasso", ha detto il ministro degli Esteri francese e presidente della conferenza, Laurent Fabius, in apertura dei lavori.
Il presidente americano, Barack Obama, appena arrivato a Parigi, poco prima dell'una di mattina, ha fatto una sosta fuori programma davanti alla sala concerti del Bataclan, il teatro della strage del 13 novembre, dove sono morte 90 persone. Al suo fianco, rende noto la casa Bianca, il presidente francese Francois Hollande  Insieme ad Obama e Hollande, anche il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

Il presidente americano si è quindi fermato per alcuni minuti in silenzio davanti alle tantissime candele e ai tantissimi fiori posti dai parigini a ricordo delle vittime. Lui stesso ha posto in terra una rosa bianca. Subito dopo il presidente americano, dopo aver salutato Hollande con un veloce abbraccio, è risalito sulla sua auto senza rilasciare dichiarazioni, diretto alla residenza dell'ambasciatore Usa (l'Hotel de Pontalba), nel centro della capitale francese. I giornalisti del pool della Casa Bianca al seguito del presidente spiegano che la fermata al Bataclan non era nel programma ufficiale, ma era stata preparata da giorni. Raccontano quindi come la visita si sia svolta in un clima quasi surreale, in una Parigi totalmente deserta.
La Conferenza di Parigi è l'occasione per il mondo di mostrarsi unito nel costruire un futuro migliore per i nostri figli: è il messaggio postato da Barack Obama su Facebook prima della sua partenza per la capitale francese. Obama sottolinea quindi come la leadership dell'America sulle politiche ambientali stia aiutando a fare progressi. "Le nostre imprese e i nostri lavoratori - scrive - hanno dimostrato che è possibile fare passi in avanti verso un futuro più pulito anche mentre si creano nuovi posti di lavoro e l'economia cresce". "La nostra produzione industriale - prosegue il presidente americano - è al livello più alto di sempre, ma le nostre emissioni inquinanti sono ai minimi da 20 anni".

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