ROMA, 19 luglio - "E' un patto con gli italiani. Abbiamo sempre detto che finalmente dopo tanti anni di immobilismo si può. Abbiamo iniziato con gli 80 euro, l'Irap. Se le riforme andranno avanti e credo che lo faranno, nel 2016 via tutte le tasse sulla prima casa, nel 2017 via una buona parte dell'Ires, nel 2018 scaglioni Irpef". Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi al Tg2.
Dove si troveranno i 50 miliardi di tagli alle tasse per i prossimi 5 anni? Renzi assicura che le risorse ci saranno: "abbiamo già iniziato. La possibilità di farcela è evidente. E' un piano - spiega in un'intervista al Tg2 - che stiamo studiando da almeno sei mesi". "I numeri per portare a casa questo risultato - ha aggiunto il premier - , continuando ad abbassare il debito perchè altrimenti i nostri figli dovranno continuare a pagare le nostre colpe e non è giusto, ci sono a condizione che il Parlamento continui a lavorare con intensità".
"2014. Primo atto del governo: 80 euro al mese a dieci milioni di italiani. 2015. Eliminazione della componente Costo del lavoro da Irap. 2016. Via IMU e Tasi sulla prima casa. 2017. Giù Ires. 2018. Irpef e pensioni minime. Questo è il nostro percorso: 50 miliardi di euro di riduzione tasse in cinque anni". Lo ribadisce su Facebook Matteo Renzi. "Uno shock fiscale che rottama l'idea del Pd come partito delle tasse. E che vuole restituire fiducia agli italiani e competitività all'Italia", sottolinea.
La riduzione delle tasse, ribadisce il premier Matteo Renzi, verrà fatta "sempre mantenendo il rispetto dei parametri di Maastricht e del 3%, per una questione di serietà con i mercati e con l'Europa". "Lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo, lo faremo assieme a chi vuole bene all'Italia, con buona pace dei gufi e dei disfattisti", conclude.
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