domenica 19 luglio 2015

CROCETTA, non mi dimetto, sono un combattente


PALERMO, 19 luglio - “Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti". Parole del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, in merito alla bufera scoppiata sulla presunta frase contro Lucia Borsellino che il medico Matteo Tutino, agli arresti domiciliari per truffa al servizio sanitario, avrebbe pronunciato conversando con il presidente della Regione. Frase a cui quest'ultimo non avrebbe replicato.  "Qualcuno ha voluto mettere a segno un golpe, volevano determinare le mie dimissioni o il mio suicidio. E trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche con la Procura" ha sottolineato Crocetta."  "Il governo nomini subito una commissione d'inchiesta per accertare quali servizi deviati e quali poteri oscuri abbiano tentato di farmi fuori. Ieri l'ho chiesto al ministro degli Interni Alfano" dice il Governatore della Sicilia. E aggiunge: "Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino se vogliono, così si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della storia siciliana". 

 "L'Espresso se ha il materiale lo consegni ai magistrati, se non ce l'ha, e non ce l'ha, la cosa è molto grave e vergognosa. Ma ne risponderà davanti alla giustizia", ha poi detto il governatore della Sicilia. 

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