NEW YORK, 24 luglio - Tutti insieme valgono oltre 4.200 miliardi di dollari. Ma i primi 400 Paperoni del mondo - tra cui dieci italiani - quest'anno sono "un po' più poveri", almeno dello 0,3%, mancando all'appello 13,4 miliardi rispetto a dodici mesi fa. Briciole per chi si trova nella classifica degli uomini più ricchi della Terra stilata ogni anno da Bloomberg, e dove chi è fanalino di coda ha un patrimonio non inferiore ai 4,1 miliardi.
E rispetto al 2014 il podio, stilato in base al Bloomberg Billionare's Index, rimane invariato: a guardare tutti dall'alto verso il basso ancora il fondatore di Microsoft Bill Gates con 84,6 miliardi di dollari, il patron di Zara Amanciao Ortega con 70,6 miliardi e il re degli investitori Warren Buffett con 67,4 miliardi. Nessun cambiamento anche alle posizioni numero quattro e cinque, dove si confermano il magnate delle tlc messicano Carlos Slim con 65,2 miliardi e i fratelli Koch con 50,2 miliardi ciascuno.
Una graduatoria che sembra sostanzialmente rimanere immutata ai suoi vertici. Anche se qualcosa si sta muovendo. E in grande ascesa si conferma il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg, al nono posto con i suoi 42,5 miliardi di dollari: dopo aver superato lo scorso anno i rivali di Google Larry Page e Sergey Brin, Zuckerberg può adesso vantare di avere più soldi anche di una delle big della grande distribuzione americana, Christy Walton, figlia di Sam Walton fondatore di Walmart. Un'ascesa irresistibile, a cui per ora resiste Jeff Bezos di Amazon. Che però deve guardarsi le spalle da un altro temibile avversario, il 'guru' di Alibaba Jack Ma, che dopo lo sbarco a Wall Street del suo gruppo di e-commerce ha portato le sue fortune a 34,9 miliardi di dollari, in ventesima posizione. Per trovare il primo italiano bisogna andare alla posizione numero 32, dove si conferma il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio con 23,7 miliardi di dollari, seguito al 36/mo posto da Giovanni Ferrero con 21,3 miliardi. Scendendo si incontrano poi Ernesto Bertarelli e Stefano Pessina di Walgreens, entrambi a doppia cifra. Poi Gianluigi Aponte di Msc e, al 153/posto, Giorgio Armani con 8,8 miliardi di dollari.
Sale di due posizioni Silvio Berlusoconi in 165/ma posizione con 8,3 miliardi di dollari, a pari merito con Paolo Rocca di Techint. New entry nella top 400 di Miuccia Prada con 4,2 miliardi di dollari alla posizione numero 389.
Cambiando classifica, c'e anche quella di Fortune Global delle 500 aziende al mondo che hanno fatto registrare i volumi di fatturato più elevati nel 2015. A dominare è l'americana Walmart, mentre la prima azienda europea è Volkswagen, ottava. "Solo" quindicesima Apple. Mentre la prima italiana è Exor, la holding del gruppo Agnelli che consolida i dati delle controllate Fca e Cnh Industrial: guadagna cinque posizioni dalla 24/ma alla 19/ma e sorpassa l'Eni, al secondo posto tra le italiane (25/ma). Tra le altre società italiane troviamo Assicurazioni Generali (4/8ma posizione), Enel (69), Intesa (173), Unicredit (246), Poste Italiane (310), Telecom Italia (359) e Unipol (406).
E rispetto al 2014 il podio, stilato in base al Bloomberg Billionare's Index, rimane invariato: a guardare tutti dall'alto verso il basso ancora il fondatore di Microsoft Bill Gates con 84,6 miliardi di dollari, il patron di Zara Amanciao Ortega con 70,6 miliardi e il re degli investitori Warren Buffett con 67,4 miliardi. Nessun cambiamento anche alle posizioni numero quattro e cinque, dove si confermano il magnate delle tlc messicano Carlos Slim con 65,2 miliardi e i fratelli Koch con 50,2 miliardi ciascuno.
Una graduatoria che sembra sostanzialmente rimanere immutata ai suoi vertici. Anche se qualcosa si sta muovendo. E in grande ascesa si conferma il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg, al nono posto con i suoi 42,5 miliardi di dollari: dopo aver superato lo scorso anno i rivali di Google Larry Page e Sergey Brin, Zuckerberg può adesso vantare di avere più soldi anche di una delle big della grande distribuzione americana, Christy Walton, figlia di Sam Walton fondatore di Walmart. Un'ascesa irresistibile, a cui per ora resiste Jeff Bezos di Amazon. Che però deve guardarsi le spalle da un altro temibile avversario, il 'guru' di Alibaba Jack Ma, che dopo lo sbarco a Wall Street del suo gruppo di e-commerce ha portato le sue fortune a 34,9 miliardi di dollari, in ventesima posizione. Per trovare il primo italiano bisogna andare alla posizione numero 32, dove si conferma il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio con 23,7 miliardi di dollari, seguito al 36/mo posto da Giovanni Ferrero con 21,3 miliardi. Scendendo si incontrano poi Ernesto Bertarelli e Stefano Pessina di Walgreens, entrambi a doppia cifra. Poi Gianluigi Aponte di Msc e, al 153/posto, Giorgio Armani con 8,8 miliardi di dollari.
Sale di due posizioni Silvio Berlusoconi in 165/ma posizione con 8,3 miliardi di dollari, a pari merito con Paolo Rocca di Techint. New entry nella top 400 di Miuccia Prada con 4,2 miliardi di dollari alla posizione numero 389.
Cambiando classifica, c'e anche quella di Fortune Global delle 500 aziende al mondo che hanno fatto registrare i volumi di fatturato più elevati nel 2015. A dominare è l'americana Walmart, mentre la prima azienda europea è Volkswagen, ottava. "Solo" quindicesima Apple. Mentre la prima italiana è Exor, la holding del gruppo Agnelli che consolida i dati delle controllate Fca e Cnh Industrial: guadagna cinque posizioni dalla 24/ma alla 19/ma e sorpassa l'Eni, al secondo posto tra le italiane (25/ma). Tra le altre società italiane troviamo Assicurazioni Generali (4/8ma posizione), Enel (69), Intesa (173), Unicredit (246), Poste Italiane (310), Telecom Italia (359) e Unipol (406).
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