TORINO, 24 luglio - Il processo Eternit bis finisce alla Corte Costituzionale. Il giudice per l’udienza preliminare, Federica Bompieri, ha infatti sollevato una questione di costituzionalità. Il processo, dunque, verrà interrotto in attesa di una pronuncia della Consulta. La questione sollevata dal giudice riguarda il “ne bis in idem”, principio in base al quale non si può essere processati due volte per lo stesso fatto. Il giudice ha accolto l'eccezione sollevata dalle difese di Stephan Schmidehiny e invia dunque alla Corte Costituzionale il processo, riaperto questa mattina al Tribunale di Torino. Si tratta di una eccezione di costituzionalità che gli avvocati hanno invocato sostenendo che non si possa essere processati due volte per gli stessi reati. Il procuratore Raffaele Guariniello e Il sostituto Gianfranco Colace avevano replicato invece che i fatti fossero diversi, così come l'accusa: omicidio per 258 morti da amianto.
L’imputato, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, era stato prosciolto per prescrizione da una precedente accusa di disastro ambientale doloso. Schmidheiny oggi è imputato per omicidio volontario continuato pluriaggravato per le vittime di amianto negli stabilimenti di Casale Monferrato.
Nessun commento:
Posta un commento