ISTANBUL, 25 luglio - Per la seconda notte consecutiva i jet turchi hanno attaccato obiettivi dell'Isis al confine con la Siria. Colpiti anche campi dei militanti curdi del Pkk nel nord dell'Iraq. E' la prima volta dal 2013, da quando cioe' era stata firmata una tregua tra Ankara e i ribelli curdi, che si verifica un attacco al Pkk. Le tensioni di Ankara con i curdi sono salite nei giorni scorsi dopo l'attentato suicida dell'Isis lunedi' a Suruc, nel sud-est della Turchia. I guerriglieri curdi rimproverano al governo turco di non combattere i terroristi dello Stato islamico. Mercoledi' scorso il Pkk si e' assunto la responsabilita' dell'uccisione di due agenti di polizia turchi vicino al confine con la Siria. La Turchia ha cominciato ad attaccare le posizioni dell'Isis dopo l'attentato suicida di Suruc e un'imboscata sempre dello Stato Islamico nella quale e' stato ucciso un soldato turco. Le azioni di ieri e stanotte sono i "primi passi" nel combattere l'Isis e continueranno. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo i raid condotti da Ankara su obiettivi dello Stato islamico in Siria. Lo riferisce il quotidiano Zaman Daily. Erdogan ha aggiunto che i "gruppi di terroristi" devono abbassare le armi o affrontare le conseguenze, alludendo probabilmente agli arresti che hanno riguardato oltre ai jihadisti anche militanti del Pkk I raid turchi hanno distrutto tutti gli obiettivi dell'Isis che minacciavano il confine tra Siria e Turchia. L'emittente Trt afferma che quattro jet sono decollati dalla base aerea sudorientale di Diyarbakir e hanno sparato missili contro obiettivi Isis nel villaggio siriano di Havar, oltre il confine della provincia turca di Kilis. Secondo la tv di Stato, gli aerei non hanno violato lo spazio aereo siriano. Nei raid sono stati uccisi almeno 35 militanti dell'Isis. Lo riferiscono i media turchi anche se la notizia non è stata confermata da fonti ufficiali. Dei raid la Turchia ha informato il regime di Assad. Lo riferisce il quotidiano turco Radikal.
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