sabato 2 maggio 2015

RENZI, black bloc teppistelli figli di papà. Domani manifestazione in piazza Cadorna


MILANO, 2 maggio - Il giorno dopo gli scontri di Milano, Matteo Renzi bolla come teppistelli i black bloc che hanno messo a ferro e fuoco la citta. "Gli italiani sanno benissimo da che parte stare: hanno sciupato la festa? Hanno cercato di rovinarcela. Ma quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo. E Milano è molto più forte come spirito e determinazione di quello che questi signori pensano". 
Intanto i milanesi si sono rimboccati le maniche: cittadini, personale e mezzi del Comune avevano iniziato i primi lavori di ripristino e anche questa mattina, in alcuni casi anche prima dell'apertura dei negozi, in tanti hanno ripulito le vie dei quartieri della città devastate dalla protesta. Si valutano e si contano i danni, ingenti, anche se per ora una stima complessiva non è stata ancora fatta.
Già poche ore dopo la guerriglia, i milanesi hanno iniziato a mobilitarsi: sui social network impazza infatti l'hashtag #nessunotocchimilano. Su Facebook la mobilitazione è partita dal Pd del capoluogo che ha organizzato per domenica 3 maggio una "pulizia collettiva" della città. "Questa pagina - si legge sulla bacheca di Facebook - ci serve anche per raccogliere le vostre segnalazioni, comprese quelle di iniziative spontanee e di situazioni da ripristinare. Diamoci una mano!".  Il Comune del capoluogo lombardo sposa l'iniziativa e invita, sempre via Facebook, tutti i cittadini a "dare un forte segnale di civiltà e dimostrare il vero volto della città", partecipando domenica alle 16 all’iniziativa ‘Nessuno tocchi Milano’, con ritrovo in piazza Cadorna. L'idea però si arricchisce di un altro invito: "Dopo il primo sopralluogo sui luoghi feriti dall'inaccettabile violenza dei delinquenti del corteo del pomeriggio, sindaco e assessori hanno deciso di dare un contributo ai cittadini colpiti, contattandoli per la raccolta degli elementi necessari a quantificare i danni. Entro la prossima settimana verrà definito il contributo di solidarietà da erogare".
 "Milano reagisce con grande unità di intenti" e "risorge rispondendo no alla violenza": lo ha detto il sindaco Giuliano Pisapia. "Saremo uniti e forti - ha aggiunto - e daremo un messaggio a tutto il mondo contro una violenza che Milano non può accettare".

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