BAGHDAD, 15 maggio - Importante vittoria sul terreno per lo Stato Islamico (Isis) in Iraq che oggi ha conquistato la città di Ramadi, capoluogo della provincia di al Anbar in Iraq. La conquista, strategica, arriva all'indomani della diffusione in rete di una registrazione audio attribuita ad Abu Bakr al Baghdadi in cui il Califfo esorta i suoi jihadisti impegnati proprio su questo fronte a vincere la battaglia. Fonti ufficiali irachene parlano di "strage di governativi" e di "esecuzione di una sessantina di civili" nel centro del capoluogo. Già dalle prime ore di oggi sui social media jihadisti circolava la notizia della "liberazione di Ramadi" e di una decisa avanzata degli uomini del Califfato ad Est di Fallujah, città della stessa provincia, 60 chilometri a Ovest della capitale Baghdad. Quindi sono arrivate le ammissioni da parte dei governativi. "Verso le 14 (alle 12 italiane) i jihadisti hanno preso sotto controllo il complesso governativo ed issato la bandiera nera dell'Isis" dopo l'offensiva lanciata giovedì, ha detto una fonte ufficiale della polizia. Poco più tardi un membro del Consiglio della provincia, Jassim al Halbousi, ha detto che "quelli dell'Isis, dopo aver preso il controllo del complesso usato come quartier generale delle forze governative nel centro di Ramadi, hanno giustiziato decine di agenti nel centro della città". Spiegando che l'attacco decisivo contro il compound "è stato effettuato con ben 9 autobombe guidate da kamikaze" dell'Isis. Una carneficina, secondo le prime testimonianze. "L'Isis - hanno riferito fonti di sicurezza locali citate da "al Quds al Arabi" - ha giustiziato 60 civili abitanti di Ramadi, tra cui donne e bambini, dopo avere preso il controllo nei vari quartieri della città". Questo mentre a Est di Fallujah, altra grande città della provincia di al Anbar, almeno 200 soldati dell'esercito iracheno sono rimasti uccisi e altri 59 fatti prigionieri, secondo q una fonte militare irachena citata dal quotidiano "al Quds al Arabi". Questa strage di soldati è il risultato di una vasta offensiva lanciata dalle milizie jihadiste per espugnare, "ricorrendo a 30 kamikaze che si sono fatti saltare per aria", la zona industriale nella parte orientale di Fallujah che dista appena 60 chilometri dalla capitale. Anche questa ospita la sede locale delle forze governative. I jihadisti "hanno preso sotto il loro completo controllo la zona delle fabbriche (...) dopo violenti scontri con le forze dell'esercito e delle milizie popolari", ha detto la fonte, che ha parlato in condizione di anonimato, aggiungendo che "oltre 30 kamikaze si sono fatti esplodere contro la forze governative concentrate nella zona industriale" che collega la cittadina di al Karma con la provincia di Fallujah. Queste nuove conquiste sul terreno permettono all'Isis di estendere il suo controllo sulla quasi totalità della vasta provincia che da sola copre poco meno di un terzo della superfice complessiva del Paese arabo. Un'avanzata importante per i jihadisti, proprio nel momento in cui il Califfo è tornato a parlare, probabilmente per smentire le voci sulla sua morte, dopo le notizie dell'eliminazione del numero due dell'organizzazione, Abu Alaa al Afri.
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