Franco Fracassi |
ROMA, 3 maggio - È rientrato ieri a Roma Franco Fracassi, il giornalista fermato ieri in Ucraina, dove il reporter italiano intendeva visitare Odessa, nell'anniversario dell'incendio finito in strage in questa città del Sud dell'Ucraina, dove il 2 maggio 2014 morirono 42 persone, attivisti fillo-russi, e sei manifestanti ucraini vennero uccisi a colpi d'arma da fuoco.
"Sono stato rilasciato grazie al lavoro dell'ambasciata", ha spiegato al rientro in Italia. Fracassi - che in passato ha lavorato per Avvenimenti, per l'agenzia Apbiscom e poi per il sito di informazione Popoff e oggi dirige una piccola società di produzione cinematografica - è stato bloccato l'altro ieri all'arrivo a Kiev, dove gli è stato ritirato temporaneamente il passaporto: le autorità hanno motivato la decisione con la sua attività giornalistica di posizioni molto critiche nei confronti dell'Ucraina, in particolare sul conflitto nel Donbass. "Lei è nemico del popolo ucraino" gli è stato detto durante le ore di fermo all'aeroporto Boryspol. Alla fine Fracassi è stato rilasciato, ma data la situazione che si era creata e la tensione che accompagna l'anniversario dei fatti di Odessa, ha accettato di interrompere il viaggio e ripartire.
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