KATHMANDU, 3 maggio - I corpi di 51 persone, tra le quali sei turisti, sono stati recuperati dai soccorritori in Nepal. I cadaveri sono stati ritrovati in un popolare percorso di trekking nel villaggio nepalese di Langtang, travolto da una frana dopo il devastante sisma che ha colpito il Paese una settimana fa. Tra i sei turisti morti, uno è francese e l'altro indiano. Ignote al momento le identità degli altri quattro stranieri.
Le vittime nepalesi erano invece albergatori, guide, lavoratori e facchini che operavano nella zona, dove prima del terremoto sorgeva una dozzina di alberghi.
E mentre il ministero dell'Interno fa sapere che il numero di morti è salito a 7.240 e quello dei feriti a 14.122, il ministro delle Finanze Ram Sharan Mahat ha sostenuto che il bilancio delle vittime potrebbe essere "molto più elevato" anche perché "le scosse di assestamento non si sono fermate".
Tra tante notizie di morte e devastazione, però, fortunatamente ne arriva anche una positiva: tre sopravvissuti sono stati estratti dalle macerie del villaggio di montagna di Syauli dopo aver resistito sepolti vivi per ben otto giorni. I tre sono stati ricoverati in un ospedale militare allestito nella zona. In un altro villaggio, Kintang, un team di soccorritori ha estratto ancora viva dalle macerie una donna di 100 anni rimasta sepolta per 7 giorni. Ora l'anziana è ricoverata in un ospedale a Bidur.
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