PARIGI, 19 giugno - Fa l'en plein Emmanuel Macron: conquistato l'Eliseo porta a casa anche l'Assemblée Nationale, con una maggioranza di 350 seggi secondo Elabe per Bfm-Tv, alle 23:30. Dopo la valanga di una settimana fa e le previsioni di uno tsunami elettorale, però, i francesi gli impongono una correzione e lasciano in vita gli altri partiti. Battuti e divisi, i Républicains restano in piedi con 136 deputati. Numeri mai visti prima per l'astensione, ormai al 56%.
I socialisti sono decimati ma non scompaiono come si temeva. Nel nuovo emiciclo ce ne saranno una cinquantina, ma il segretario Jean-Christophe Cambadelis non ha atteso neppure le prime proiezioni per dimettersi. Marine Le Pen - nonostante il Front National non conquisti neppure i 15 deputati necessari per formare un gruppo parlamentare - riesce laddove per due volte aveva fallito, ed entra in Parlamento insieme con il compagno, Louis Aliot. Resta fuori il suo avversario interno, il vicepresidente Florian Philippot. L'impresa di formare un gruppo riesce invece ai radicali di gauche di Jean-Luc Melenchon, che avranno una trentina di rappresentanti. Invertita - a basse quote - la tendenza delle presidenziali, con i socialisti a circa 50 seggi, decisamente avanti alla France Insoumise.
Marine Le Pen entra per la prima volta in parlamento. La leader del Front National ha vinto il ballottaggio contro l'avversaria di En Marche! nella circoscrizione del nord dove per due volte aveva fallito l'impresa.
Il segretario generale del Partito Socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, ha annunciato le dimissioni. "Malgrado un'astensione allarmante, il trionfo di Emmanuel Macron è incontestabile" ha detto Cambadélis, riconoscendo "la sconfitta della sinistra".
Vittoria personale per l'ex primo ministro Manuel Valls, rieletto in Parlamento dopo aver rifiutato di schierarsi per il candidato ufficiale all'Eliseo dei socialisti, Benoit Hamon, e aver offerto collaborazione a En Marche! di Emmanuel Macron. Valls ha annunciato, fra applausi e contestazioni, di aver battuto Farida Amrani, candidata de La France Insoumise, di soli 139 voti ad Evry, alle porte di Parigi.
La tornata elettorale ha registrato il crollo dell'affluenza alle urne al ballottaggio delle legislative francesi: alle 17, secondo i dati del ministero dell'Interno, è stata del 35,33%, contro il 40,75% del primo turno. L'affluenza al 35,33% alle 17, secondo i sondaggisti, lascia presagire un nuovo record negativo per la chiusura delle urne. A metà pomeriggio, nel 2012, aveva votato oltre il 10% in più degli elettori (46,42%), nel 2007 il 49,58%.
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