mercoledì 21 giugno 2017

BRUXELLES, marocchino l'attentatore della stazione centrale


BRUXELLES, 21 giugno - Di nuovo paura a Bruxelles. Ieri sera è stato sventato un attentato nella stazione centrale. L'attentatore, che è stato ucciso dalle forze di sicurezza, era di nazionalità marocchina, aveva 36 anni e non era ricercato per terrorismo. 
Il procuratore federale belga ha detto che l'attentatore della stazione ha urlato 'Allahu Akbar' mentre, dopo la prima parziale esplosione, correva verso un soldato. Nella borsa del terrorista c'erano chiodi e bombolette di gas. Diversamente da come si era sospettato, l'uomo non indossava una cintura esplosiva. Stamattina la stazione centrale è stata riaperta, ma ci saranno maggiori controlli. 

La stazione centrale di Bruxelles ha riaperto ai viaggiatori dopo che la zona dell'esplosione di ieri sera è stata ripulita, e il corpo dell'attentatore rimosso. I treni e la metro sono tornati a circolare regolarmente, comunica la società delle ferrovie. Intanto l'Ocam, l'organismo antiterrorismo che valuta il livello della minaccia, si è riunito per la seconda volta da ieri sera e ha mantenuto l'allerta a 3 (su 4). Saranno però prese misure di "precauzione" spiega l'Ocam, ovvero aumenterà la presenza di polizia ed esercito nelle metro e nelle stazioni, e ci saranno maggiori controlli nei luoghi sensibili. 

Attentatore aveva altra bomba con chiodi - Il ministro degli interni belga, Jean Jambon, ha detto alla radio belga La Premiere che "il peggio è stato evitato" ieri sera, perché l'attentatore aveva con sé un'altra bomba - imbottita di chiodi, secondo l'emittente Vrt - che non è esplosa.

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